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I LIBERI PROFESSIONISTI E LA GESTIONE DEL GREEN PASS

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Professionisti nella trappola burocratica del green pass.

La gestione dei certificati anticovid, infatti, pensata per le aziende e applicata anche agli studi professionali senza troppi riguardi nei loro confronti, li sta caricando di adempimenti spesso inutili e talvolta anche impossibili. Basti pensare che un professionista con due o tre dipendenti dovrà (o meglio, avrebbe dovuto) necessariamente redigere il piano per i controlli, delegare formalmente un responsabile, gestire il registro dei controlli e il problema delle sanzioni. Come un’azienda con centinaia di dipendenti. Ma, anche con tutta la buona volontà, si presenteranno problemi non risolvibili. Per esempio: chi controllerà il green pass degli addetti alle pulizie dello studio, che normalmente lavorano di sera, quando i professionisti non ci sono? Oppure, uno studio legale con tre avvocati nei quali uno è nominato responsabile come potrà controllare formalmente i green pass quando l’incaricato non c’è perché magari impegnato in tribunale? Ancora, che senso ha, in uno studio con tre colleghi, controllare tutti i giorni il green pass all’ingresso?

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