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E POI L’ATTACCO AL PRONTO SOCCORSO DEL POLICLINICO UMBERTO I- Quale civiltà ?-

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L’ingresso del pronto soccorso del policlinico Umberto I dove la notte scorsa alcuni manifestanti No Vax hanno danneggiato alcune porte e stanze, Roma 10 ottobre 2021. ANSA/FABIO FRUSTACI

Il gruppo di estrema destra: “La rivoluzione continua, avanti fino al ritiro dell’obbligo di Green pass”.

Nei disordini 38 feriti tra le forze dell’ordine. Assalto al pronto soccorso, quattro feriti. “La sala emergenze era isolata, se fosse arrivato un paziente grave, in quei minuti l’accesso sarebbe stato impedito. Mai vista una tale furia”. A raccontarlo, in un’intervista al Corriere della Sera, Francesco Pugliese, direttore del Pronto Soccorso del Policlinico Umberto I. “Avevamo questo paziente, arrivava dalla manifestazione, ma rifiutava i trattamenti, persino il tampone. Inveiva contro il personale. Dieci persone si erano radunate fuori dal pronto soccorso per lui, come fossero venuti a liberarlo. La tensione è salita quando sono diventati quaranta”. E aggiunge: “Prima che arrivasse la polizia, nella zona sanitaria c’è stato l’assalto vero, con i medici, gli infermieri, le guardie che tentavano di respingere queste persone. Aggressioni, spintoni, bottigliette lanciate addosso. Hanno rotto la porta di ingresso del pronto soccorso, ci sono stati altri danni, ma soprattutto hanno costretto il personale a barricarsi dietro le porte blindate della sala gialla. Era piena di pazienti, anche loro terrorizzati. Una rabbia mai vista, in un luogo dove si curano malati, moribondi. Un pronto soccorso è come la Croce Rossa in zona di guerra: sacro, intoccabile”. 

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