Scade oggi l’extra-time per pagare le rate della pace fiscale di luglio 2020. Ma ci sono cinque giorni in più per mettersi in regola.
Grazie all’articolo 3, comma 14-bis, del dl n. 119 del 2018, infatti, nei casi di tardivo versamento delle rate non superiore a cinque giorni (il lieve ritardo), l’effetto di inefficacia della definizione non si produce e non sono dovuti interessi.
La possibilità di utilizzare il meccanismo del lieve ritardo è stata reintrodotta con il decreto sostegni (dl 41/2021) in quanto, nel susseguirsi delle proroghe dei versamenti causa covid-19, questa “concessione” era stata messa da parte.
Dal punto di vista dei contribuenti debitori, se da un lato vi è l’extra-time agevolativo dei cinque giorni per il pagamento, dall’altro però è rimasta in piedi la durissima penalizzazione in caso di non corrisposto ne della rata entro la scadenza.
In caso di insufficiente o omesso versamento delle rate, le sanatorie non si perfezionano, le somme incamerate sono considerate a titolo di acconto e non vi è la possibilità di rateizzare il debito residuo che diviene immediatamente esigibile.