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Recovery, media tedeschi: “Italia ora favorita dagli investitori”

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“Gli investitori guardano l’Italia”. E’ questo il titolo di un articolo del Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung, secondo cui il governo Draghi “procura buonumore e l’Europa procura i soldi necessari. Di questo i titoli potrebbero approfittare”. Se in passato l’Italia era considerato il Paese dei “sogni per le vacanze”, ma non certo un “Paese favorito sui mercati, le cose adesso cambiano”.

Attualmente “gli analisti consigliano soprattutto le azioni italiane: una cosa che non accadeva da tempo. I presupposti per una svolta in Italia sono migliori che nei decenni precedenti”, spiega Florian Hense, di Union Investment.

Le ragioni del cambiamento – Fra le ragioni di questo cambiamento, “innanzitutto le risorse che arrivano dal Recovery Fund“, elenca l’articolo. Poi, “la speranza che si facciano le riforme necessarie”, grazie alla presenza del premier “che gode di un’alta reputazione nel Paese come all’estero. Si ritiene che Draghi abbia infatti l’autorità per realizzarle”. E questo “procura fiducia negli investitori stranieri e l’Italia guadagna credibilità”.

Draghi, scrive il Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung, approfitta anche dei tassi bassi della Bce. In questo scenario, anche la Commissione Ue diventa sempre più ottimista, al punto che ha aumentato le previsioni di crescita dell’Italia per il 2021 dal 4,2 al 5%. “Un forte segnale arriva anche dai tanti ingressi in borsa”, riferisce un altro analista, segnalando che sono stati 15 dall’inizio dell’anno.

Le prospettive del Paese – FAS solleva poi la questione delle prospettive del Paese, riferendo che alcuni vorrebbero Draghi successore del presidente Sergio Mattarella al Quirinale. “Sarebbe un contraccolpo, se non avesse più la responsabilità del governo”, il commento. Ma anche se rimanesse nel suo incarico, in vista delle elezioni del 2023 – prosegue -, la situazione politica potrebbe complicarsi, a causa della competizione fra i partiti, che “inizierebbero a mettersi di traverso”.

“Draghi quindi ha solo una piccola finestra temporale per fare le riforme. Lui è comunque la persona in cui si ripone più fiducia per la riuscita di questo percorso. Quindi – conclude l’articolo – per i mercati l’Italia sarebbe ancora attraente anche dopo il 2022”.

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