A provocare i tumori del polmone in chi non ha mai fumato sono mutazioni diverse da quelle che entrano in azione nei fumatori. La scoperta, frutto di una ricerca internazionale pubblicata sulla rivista Nature Genetics, segna un importante passo in avanti verso le terapie personalizzate per le diverse forme di tumore dei polmoni e ha permesso di individuare, nei non fumatori, almeno 3 tipi di mutazioni legate ad altrettanti sottotipi di tumore dei polmoni.
La ricerca è stata coordinata dall’italiana Maria Teresa Landi, che dopo il dottorato in Epidemiologia Molecolare nell’università di Milano, da molti anni si è stabilita negli Stati Uniti, dove lavora nella Divisione di Epidemiologia e Genetica del National Cancer Institute dei National Institutes of Health, a Bethesda. Importante la partecipazione italiana nella ricerca, con le fondazioni Irccs Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, Ca’ Granda Ospedale Maggiore di Milano e Regina Elena di Roma, Università di Bari.
Landi e il suo gruppo di lavoro hanno ottenuto la sequenza del Dna di tumori prelevati da 232 pazienti che non avevano mai fumato e malati di tumore del polmone; per il 75% erano donne e l’età media era di circa 65 anni. “Quello che stiamo vedendo è che ci sono diversi sottotipi di cancro ai polmoni nei non fumatori che hanno caratteristiche molecolari e processi evolutivi distinti“, osserva Landi. “In futuro – ha aggiunto – potremmo essere in grado di avere trattamenti diversi basati su questi sottotipi”.