E’ morto, all’età di 71 anni, Guglielmo Epifani, storico politico Socialista, sindacalista, che ha sempre fatto del dialogo la sua arma vincente.
E’ raro trovare, in un epoca fatta di campanilismo e violenza verbale, un uomo che difende le proprie idee con pacatezza e ragionevolezza come Epifani. Nato a Roma nel 1950, Epifani comincia la sua carriera come Sindacalista , fino a raggiungere il vertice della CGIL nel 2002. Da sempre la sua anima Socialista lo ha portato a lottare a favore dei lavoratori, per tutelarne i diritti, ma sempre con garbo e fermezza.
Nel 2013 viene eletto sotto lo stemma del Partito Democratico alla Camera dei Deputati e anche lì scala le gerarchie di partito fino a diventarne il Presidente ad interim dopo le dimissioni di Bersani. Nel 2017 lascia il PD di Renzi e crea il primo nucleo di LeU (allora Articolo 1).Il suo viaggio si conclude oggi, mentre Epifani militava con LeU come Deputato.
Non c’è da stupirsi se tutto il mondo politico italiano abbia condiviso messaggi di stima e affetto per il Deputato. Da sempre Epifani non ha negato il confronto con esponenti di tutte le correnti politiche, da sinistra a destra, senza eccezioni. Tutti i capi di partito lo hanno ricordato per la sua onestà e per la sua disponibilità al dialogo. Anche quest’anima della politica ci lascia, forse , con la speranza di ritrovare politici, sindacalisti, capi di partito con la stessa fibra morale.
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