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CASO “VANNINI”: GIUSTIZIA E’ FATTA!

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giustizia è fatta

La Cassazione

“Ci siamo battuti per sei anni, ci abbiamo creduto fino alla fine. Ora giustizia è fatta”. E’ la prima reazione di Marina Conte, la mamma di Marco Vannini, visibilmente commossa dopo la sentenza della Cassazione che ha confermato le condanne per la famiglia Ciontoli. Valerio Vannini, il papà della vittima, ha commentato: “Gli avevamo promesso un mazzo di fiori se fosse stata fatta giustizia e domani è la prima cosa che farò”.

I fatti

Ricorderete quanto fu assurda la vicenda . Ricorderete quanti tg e quanti articoli di giornale abbiamo letto a riguardo.

Io ho avuto modo di studiarmi la vicenda qualche tempo fa, attraverso un episodio molto dettagliato della trasmissione “Amore Criminale”, perchè per quanto se ne voglia dire, tutto parte dall’ossessione che la Ciontoli aveva nei confronti di Marco.

Marco Vannini e Martina Ciontoli

Chissà come andò quella notte.

Un’idea ce la siamo fatta tutti, ed ognuno di noi ha anche fantasticato sulla dinamica, del “falso incidente”.

Però una cosa è chiara anche nella sentenza della Cassazione, Marco è morto, perchè nonostante l’assurdo incidente, non è stato soccorso.

Marco aveva un sogno così grande, quello di entrare nell’esercito e per la precisione voleva diventare pilota delle frecce tricolore, e quel sogno così bello e così ambizioso, lo avrebbe allontanato dalla pseudo fidanzata Martina Ciontoli, che ossessivamente legata a lui, fece di tutto dapprima per impedirgli di provarci, e subito dopo a mio avviso, sabotandolo affindando gli incartamenti della sua domanda di ammissione all’Accademia al padre, Antonio Ciontoli, che ricopriva un ruolo socialmente importante per quegli ambienti : sottufficiale della Marina militare distaccato ai servizi segreti.

Ma nonostante il ruolo di tutto rispetto, Marco fallì più volte la domanda di ammissione.

Il dubbio ci sorge spontaneo. Martina non voleva facesse l’Accademia per paura di perderlo, per incomprensioni del genere si erano lasciati e ripresi proprio due settimane prima della fatidica notte.

Marco dunque è morto per un binomio letale: la scelleratezza umana e l’amore malato.

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