Il nome potrebbe suscitare qualche sorriso, ma il cosiddetto Sofagate continua a regalare momenti di tensione.
Ripercorriamo gli eventi:
Atto I
Il Presidente della commissione Europea Ursula Von Der Leyen e il Presidente del Consiglio Europeo Charles Michels si sono recati in Turchia per un incontro con Erdogan. Vari i temi all’ordine del giorno, tra i quali anche l’uscita della Turchia dal trattato di Istanbul e dei diritti delle donne. Una volta giunti nella sala adibita per il confronto tra gli esponenti dell’Unione Europea e quelli della Turchia, la disposizione dei posti a sedere è parsa un po ambigua:
Difatti vicino alla sedia sulla quale avrebbe dovuto prendere posto Erdogan, vi era solo una sedia e non due come ci sarebbe aspettati.
Il presidente Michels viene fatto accomodare sulla sedia, mentre il presidente Von der Leyen viene fatta accomodare su un divano piuttosto distante dal centro della stanza e di fronte al ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu.
Perché è così importante?
Tralasciamo cattivo gusto della disposizione e concentriamoci su qualcosa di più concreto: il Protocollo.
Mevlut Cavusoglu siede sul divano e non su di una sedia vicino al Presidente poiché ricopre un ruolo meno importante di lui e secondo il protocollo deve sedere lontano dal centro, sul sofà.
La presunta discriminazione di genere
Attenzione: il termine “presunta” va preso nel suo significato letterale, non come insinuazione.
Si parla di discriminazione di genere poiché non è stata l’intera delegazione Europea ad essere sminuita da Erdogan , ma solo il Presidente Von Der Leyen.
L’ipotesi di discriminazione di genere diventa più plausibile poiché, poco prima dell’inizio del Sofagate, la Turchia è uscita ufficialmente dal Trattato di Istanbul contro la discriminazione e violenza sulle donne.
ATTO II
Il secondo atto di questa vicenda si svolge in Italia. Il Presidente del Consiglio Mario Draghi, chiamato ad esprimersi sul Sofagate, ha definito Erdogan un “Dittatore“. Non stiamo qui a discutere sulla Politica interna della Turchia, ma ovviamente questo episodio può impattare sul rapporto tra le due Nazioni.
- L’Italia e la Turchia hanno un’influenza molto potente in Libia e si stanno contendendo le risorse energetiche della Nazione.
- La Turchia è tra i principali “gestori” della rotta Balcanica, che ogni anno vede il transito di milioni di immigrati che vengono poi distribuiti in tutta Europa, compreso l’Italia.
- L’Italia è il quinto partner commerciale della Turchia per valore del flusso Import-Export. Secondo l’Istat il valore commerciale della cooperazione Italia-Turchia attualmente vale circa 15 mld di Euro.
La Risposta del Presidente Von Der Leyen
Il presidente Von der Leyen ha definito l’incidente:”Imbarazzante” e ha ribadito come l’accaduto le abbia tolto il sonno più volte.
Ci aspettiamo di certo nuovi sviluppi dalla vicenda Sofagate. La Turchia resta uno dei punti focali della Politica mondiale poiché a cavallo tra Europa ed Asia, tra Cristianità ed Islamismo, tra democrazia e dittatura.
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