L’innovazione nel campo delle imprese passa per la formazione. La Campania si focalizza sull’apprendistato duale; scopriamo di cosa si tratta
Da sempre uno dei problemi più stringenti dell’Italia è l’alto tasso di disoccupazione. E’ difficile riuscire a trovare un punto d’incontro tra offerta e domanda di lavoro, specialmente se si tratta di giovani in cerca di prima occupazione.
Una soluzione pratica al problema è l’apprendistato duale.
Di cosa si tratta?
Il contratto di apprendistato duale permette alla persona assunta di studiare e quindi formarsi internamente all’azienda che decide di investire su di lui oppure esternamente all’azienda ma sempre finanziato da essa tramite fondi regionali appositi .
I prerequisiti
Per gli Apprendistati per la qualifica e il diplomi professionali, bisogna avere tra i 15 ed i 25 anni di età e la formazione deve essere esterna, data dall’istituto professionalizzante al quale è iscritto lo studente ( D.Lgs 81/2015, art. 45, comma 2).
Per gli Apprendistati professionalizzanti e di Apprendistati di alta formazione e ricerca, la formazione può essere sia interna all’azienda che esterna e sono rivolti a soggetti che hanno tra i 18 ed i 29 anni di età ( D.Lgs 81/2015, art. 45, comma 2) .
Le opportunità per questo genere di assunzioni sembrano molte, in virtù del potenziale occupazionale , del ricambio generazionale e del miglioramento della qualità dei dipendenti.
Su questo argomento Confindustria ha sviluppato il progetto Distico.
Quest’iniziativa ha come obiettivo principale appunto l’incentivazione dell’assunzione tramite apprendistato.
Sul punto hanno approfondito i responsabili delle associazioni di Campania e Basilicata, insieme alla prof.ssa Silvia Ciucciovino, prorettore dell’Università degli Studi di Roma Tre con delega per i rapporti con il mondo del lavoro, affiancata da Alfonso Balsamo, che segue i temi dell’Education in Confindustria.
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