IMPRENDITORE
Redazione, 9 gennaio 2021 – Era finito in “mutande” a causa di firme false su contratti inesistenti che gli avevano causato il pignoramento dei suoi conti correnti bancari, limitando di fatto le sue attività imprenditoriali, ed ora, nonostante un provvedimento giudiziario di sospensione che riconosce le ragioni dell’imprenditore, gli istituti bancari continuano a mantenere bloccati i suoi conti.
E’ quanto denuncia il commercialista sannita Alessandro Fucci, presidente dell’associazione AsLIm Italy (Associazione Liberi Imprenditori Italiani), con sede legale a Limatola (Benevento), rendendo pubblica la vicenda di un suo associato, tale F.A. della provincia di Benevento.
“La vicenda che andiamo a raccontare – dice Fucci – inizia il 1 luglio 2014 quando un contratto di locazione viene sottoscritto in modo indebito, apponendo una firma falsa dell’imprenditore. Consta proprio a F.A. quando a seguito di notifiche di due atti esecutivi, scopre che era stata usata la sua firma a margine del citato contratto di locazione. A seguito dei due atti esecutivi erano stati, indebitamente pignorati anche alcuni dei conti correnti dell’imprenditore che immediatamente sporge formale denuncia – querela, e il 24 giugno dello scorso anno viene depositata consulenza tecnico grafologica che attesta che ben 4 firme su 5 apposte a margine del contratto, sono false. L’udienza si tiene il 22 ottobre 2020 ed in quella sede il procuratore legale costituito per l’imprenditore, avv. Gennaro D’Agostino con l’avv. Vittorio Fucci, chiede al giudice di sospendere o revocare la procedura esecutiva, per i gravi motivi emersi dalla perizia grafologica. Con ordinanza emessa il 5 novembre 2020 la dott.ssa Maria Grazia Piccolo del Tribunale di Benevento sospende la procedura riconoscendo i gravi motivi posti in essere dagli avvocati della difesa nell’udienza del 22 ottobre scorso e dunque viene emessa solo una sospensiva che però, nel pratico, non è servita ad un granché, visto che i conti correnti risultano ancora bloccati. La difesa ha dunque incalzato, chiedendo anche il legittimo annullamento del contratto di locazione, ma ad oggi ancora nessun riscontro in merito”. “E così – conclude il presidente Fucci – mentre la giustizia fa il suo corso con i suoi tempi, mentre gli istituti bancari ‘studiano’ se sbloccare o meno i conti correnti, nonostante ci sia un provvedimento del Tribunale, l’imprenditore è inibito, immobilizzato e ‘mobbizzato’ dal ‘sistema’ che sicuramente non è amico di chi oggi crea lavoro e ricchezza nel nostro amato Paese”.