Redazione 02 Gennaio 2021
L’epidemia ha provocato una perdita stimata del Pil del 9,9%, mentre nel 2021 si dovrebbe tornare a crescere del 4,1%. La crisi ha bruciato quasi 156 miliardi di euro e quest’anno dovremmo recuperarne solo 83. Questi i dati di un’analisi condotta dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre.
A fronte di una caduta che nel 2020 parrebbe attestarsi al 9,9 per cento, nel 2021 il Pil dovrebbe tornare a crescere del 4,1 per cento. Traducendo questi dati in valori assoluti e nominali, emerge che nel 2020 la crisi avrebbe bruciato 156 miliardi di euro di ricchezza presente nel Paese. Durante quest’anno, invece, dovremmo risalire la china e recuperarne 83, registrando un saldo negativo in questo biennio di 73 miliardi. Secondo il coordinatore dell’Ufficio studi, Paolo Zabeo, “quest’anno, quindi, assisteremo a un rimbalzo della nostra economia che ci farà recuperare solo una parte della contrazione registrata nel 2020. Di conseguenza, è verosimile sostenere che torneremo a una situazione pre Covid non prima del 2024. Sarà perciò decisivo spendere tutti e bene i 209 miliardi di aiuti che ci arriveranno dall’Unione Europea. Altrimenti, rischiamo che il nostro Paese finisca su un binario morto e la crisi economica in atto si trasformi in una crisi sociale senza precedenti, dove a pagare il prezzo più alto saranno i più deboli, come i giovani e le donne”.