Global Recycling Day, la Giornata Mondiale del Riciclo

Oggi è la Giornata Mondiale del Riciclo e, come ogni anno, il Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) pubblica le prime previsioni sui risultati del settore. Per il 2025, le stime indicano che la percentuale di riciclo degli imballaggi in Italia raggiungerà il 75,2%, con un aumento dei volumi riciclati: si passerà dai 10,47 milioni di tonnellate del 2023 ai 10,81 milioni di tonnellate previste entro la fine dell’anno. Sono numeri di gran rilevanza.

«Nel 2025 ci aspettiamo un leggero aumento degli imballaggi immessi al consumo, in linea con quanto osservato nel 2024», spiega il presidente di Conai, Ignazio Capuano (sopra, in foto). «Il contesto internazionale rimane incerto, ma il trend del riciclo è in costante crescita. Un contributo fondamentale arriva dai flussi di raccolta urbana, che se gestiti correttamente, permettono di ridurre il prelievo di risorse naturali».
Nel 2025 aumenterà anche la quantità di imballaggi a fine vita conferiti dai Comuni al sistema consortile, arrivando a quasi 5,5 milioni di tonnellate, in crescita rispetto ai 4,66 milioni del 2023.

Nello specifico, il tasso di riciclo di carta e cartone supererà l’85%, l’acciaio andrà oltre l’80%, alluminio sarà al 70%, il legno al 64%, plastica e bioplastica sopra il 51% e il vetro oltre l’81%. «Un dato positivo è il miglioramento del tasso di riciclo della plastica, che ha finalmente superato il 50%, obiettivo fissato per il 2025. Siamo in linea con gli obiettivi europei. Per esempio, per le bottiglie in Pet l’obiettivo è del 77%. Attualmente siamo già intorno al 70%. Con il supporto di Comuni e consorzi, contiamo di raggiungere il traguardo nei tempi previsti». L’Italia è tra i Paesi europei più virtuosi nel riciclo degli imballaggi. «Già nel 2024 la Commissione Europea ci aveva riconosciuto tra le nazioni non a rischio di mancato raggiungimento degli obiettivi Ue per il 2025».

Non mancano le sfide: dagli obiettivi legati alla plastica monouso alla messa in atto del regolamento Imballaggi (Ppwr). «Tra le sfide principali la riduzione del peso degli imballaggi. «Entro il 2035 dovremo ridurre del 15% le tonnellate di imballaggi rispetto ai livelli del 2018. Mentre sul fronte delle innovazioni «un ruolo chiave lo gioca l’eco-design. Ogni anno premiamo le aziende che sviluppano imballaggi più facilmente riciclabili o riutilizzabili. Quest’anno abbiamo stanziato un fondo da 600 mila euro per le imprese più virtuose, e negli ultimi 12 anni abbiamo erogato oltre 6 milioni di euro per sostenere l’innovazione nel settore. «Lavoreremo con le imprese e con gli Enti Locali per migliorare qualità e quantità delle raccolte differenziate, così da garantire materiali riciclati di sempre maggiore qualità».

Alluminio, vetro, acciaio, carta, possono essere riciclati quasi infinitamente, e ciò comporta non solo un risparmio economico, ma anche un risparmio di energia e di conseguenza l’ambiente ne giova per la ridotta immissione di gas serra nell’atmosfera, nonché per un minore “saccheggio” di risorse per la Terra. Dobbiamo imparare a riciclare sempre più in maniera razionale, considerando che di pianeta ce ne è uno solo disponibile. Come ripeto sempre, non è una questione di cosa lasciamo alle generazioni future, ma di cosa sottraiamo a chi verrà dopo di noi.

 

 

(Fonti: Il Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore)

Da Nicola Gallo

Partenopeo, diploma di Maturità Classica (Lic.Stat. G.B.Vico), Laurea in Scienze Politiche conseguita presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Frequentazione parziale di Belle Arti. "Per aspera ad Astra, ad Astra ad Infinitum". Informare è un dovere, è un diritto. Informare ed essere informati, per il bene di tutti.