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Quale sicurezza? Furti a go-go

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Sono stato contattato da una gentile signora che conosco, e, sapendo che collaboro per questa redazione, ha chiesto se potevo scrivere un articolo-denuncia su quanto le è capitato.

La Sig.ra “Rosa”( in questo caso l’anonimato è d’obbligo) è stata vittima di un furto in casa.

Mentre si trovava nella piano inferiore di casa, i ladri, acrobati, si sono introdotti al piano superiore passando per la balconata, e silenziosamente, anche mettendo a soqquadro la stanza da letto della signora, hanno compiuto il furto dei gioielli.

(in foto, via Pennino, a S. Agata de’ Goti, dove si è consumato il furto)

Un classico. Di questi tempi, proprio sotto le festività natalizie, l’ingordigia dei ladri d’appartamento non conosce limiti.

ovviamente la sig. Rosa ha contattato il 112, e solo il giorno seguente si è recata in caserma per denunciare il furto, ma ahimè, i carabinieri avevano problemi tecnici con i computer.

Nello stesso pomeriggio viene convocata in caserma.

I carabinieri, trionfanti, erano certi di aver recuperato la refurtiva, grazie ad un signore che per dover civico, aveva trovato a terra un mucchio di scatoli e bigiotteria e informato l’Arma di Montesarchio, e questi ultimi contattato i colleghi.

Purtroppo, i ladri si sono tenuti il meglio( gioielli per un valore dichiarato intorno ai 20 mila euro) e avevano gettato per strada le scatole e bigiotteria.

La Sig. Rosa, giustamente, lamenta l’inefficienza dei militari nel dichiarare l’avvenuto recupero della refurtiva( seguita da sensazionalistici articoli su altre testate giornalistiche del successo dei carabinieri) in quanto il crimine è rimasto impunito e i gioielli veri e propri ormai saranno già stati smontati e l’oro sciolto da chi di dovere.

Non solo, al danno si aggiunge la beffa, o meglio, la tragedia nella tragedia, perché la signora adesso, madre di una ragazza con problemi fisici, ha paura e vive nel terrore. Al crimine fisico segue il danno psicologico di chi non si sente più sicuro nella propria abitazione, nell’intimità di quelle mura che chiamiamo “casa”.

Gentile Sig.ra Rosa, ha la mia piena solidarietà e comprensione. Anche io ho subìto furti in casa, con la noncuranza di vicini indifferenti. Vedersi violata la propria privacy, la casa, è un crimine che in Italia, purtroppo, resta impunito.

Da napoletano, anche se non è nella mia natura, posso solo dirle che auguro tutto il male possibile ai ladri, magari al prossimo furto, mentre scavalcano un balcone o una cancellata, che rimangano storpiati a vita o peggio.

L’ Italia è piena di lupi mannari in libertà, e purtroppo le forze dell’ordine non hanno risorse e non possono operare come dovrebbero, o almeno come si vede trionfalmente nelle fiction televisive.

Mala tempora currunt ( Corrono tempi cattivi, soprattutto durante le festività).

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