Papa Francesco oggi compie 88 anni.
Il Pontefice è nato a Buenos Aires (Argentina) il 17 dicembre del 1936 e non è solito a festeggiare la ricorrenza, preso dal lavoro quotidiano e, proprio per i tempi che corrono , sulle ormai prossime celebrazioni del Natale che, quest’anno, coincidono con l’avvio del Giubileo.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Le porgo con grande piacere e vivissima cordialità i più fervidi auguri di ogni benessere nella ricorrenza del Suo ottantottesimo compleanno – ha scritto – Nel farlo, mi rendo sicuro interprete dei sentimenti di affetto che il popolo italiano nutre nei confronti della Sua persona. Mentre molteplici focolai di guerra, anche in aree prossime all’Italia, continuano a provocare lutti e a lacerare il tessuto sociale di intere comunità, le sue parole e i suoi richiami costituiscono, per credenti e non credenti, un punto fermo cui guardare nei momenti di più profonda angoscia o di intima inquietudine”.
Una giornata come tante altre
Come sua consuetudine il Pontefice ha trascorso il suo compleanno normalmente, alzandosi prima dell’alba per pregare e ricevendo poi in udienza nel corso del giorno numerose persone e gruppi di fedeli, in mattinata nel palazzo apostolico e nel pomeriggio nella sua residenza di Casa Santa Marta. Alcuni anni ha condiviso la colazione con alcuni senza-tetto accompagnati dal cardinale elemosiniere Konrad Krajewski, ma ha sempre evitato cerimonie o festeggiamenti. Di ritorno dal viaggio in Corsica, domenica, la presidente dei giornalisti vaticanisti al seguito, Valentina Alazraki, gli ha presentato come omaggio una torta di compleanno.
Jorge Mario Bergoglio AKA “Francesco” non nasconde la fatica degli anni sulle proprie spalle ma governa con decisione. Al Concistoro che ha presieduto lo scorso 7 dicembre era ben visibile un livido sulla mascella, procuratosi inavvertitamente dopo aver battuto il mento contro il comodino. Può capitare a tutti, anche ai Papi!
A settembre Bergoglio ha svolto senza sosta la trasferta internazionale più lunga del suo pontificato, dodici giorni tra Asia e Oceania. Di ritorno dalla Corsica – il viaggio più corto del suo Pontificato, 44 minuti di volo da Ajaccio a Roma – non ha affrontato una conferenza stampa, per la prima volta nel Pontificato, ma si è limitato a rivolgere ai cronisti un breve saluto: “Al prossimo viaggio”, ha detto accomiatandosi, e a chi ha domandato quando e dove si svolgerà, ha risposto che non è stato ancora deciso.
Non c’è da meravigliarsi che l’agenda dei prossimi giorni del Papa sia di sicuro fitta: oltre alle numerose udienze quotidiane, sabato Francesco riceve la Curia romana e i dipendenti vaticani per i tradizionali auguri natalizi. La sera del 24 alle 19 celebrerà la Vigilia di Natale e darà avvio al Giubileo, aprendo la porta santa di San Pietro. Il giorno di Natale il Papa impartirà dal loggione della basilica vaticana la benedizione urbi et orbi (alla città e al mondo, NdR) e il giorno dopo, il 26 dicembre, aprirà la porta santa nel carcere di Rebibbia. Il 31 dicembre presiederà i vespri per il Te Deum di fine anno, il primo anno celebrerà la messa nella festività di Maria madre di Dio, il 6 gennaio presiederà la celebrazione dell’epifania e domenica 12 gennaio battezzerà alcuni bambini nella Cappella Sistina. Nel frattempo cominceranno i numerosi pellegrinaggi a Roma per l’anno santo che si concluderà il 6 gennaio 2026: dal 24 al 26 gennaio si svolge il primo grande evento che vedrà coinvolto il Papa, il Giubileo della Comunicazione. L’anno sarà impegnativo per Papa Francesco, che, al momento, ha previsto un solo viaggio all’estero, a Nicea (l’odierna Iznik, Turchia) a maggio per il 1700esimo anniversario del Concilio (quello che tutti noi abbiamo studiato sin dalle elementari, famoso come quello di Trento). A giugno il Papa dovrebbe ricevere le conclusioni di undici gruppi di studio che ha incaricato durante il Sinodo di approfondire temi attuali considerati “caldi”, quali le donne diacono, la selezione dei vescovi e la morale sessuale e potrebbe, a quel punto, assumere alcune importanti decisioni in merito.
Ancora auguri, Santità.
Colgo l’occasione per porgere i miei più sentiti auguri alla Sig.ra Carmela(in foto, con il coniuge il vivacissimo “Zi ‘Ntonio”), affettuosamente conosciuta come “Zì Carmela” che anche lei oggi compie un bel po’ di primavere. Simpatica e dolcissima, mi batte sempre giocando a carte( ha una calamita naturale per il 7 di Denari), fortunatamente la posta è sempre di pochi centesimi, ma vederla sorridere quando segna un punto non ha prezzo.
I Figli Nicola Annamaria e Caterina e anche Michela Andrea e Pancrazio, tutti i parenti e conoscenti augurano alla Sig.ra Carmela di continuare a sorridere e a portare gioia con la sua ineguagliabile simpatia!
(Fonte: La Repubblica)