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Omicidio a New York come nei film

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Il Chief Executive Officer(CEO) della United Health Group (USA) è stato “freddato” in stile film hollywoodiano.

La Polizia di New York ha fatto sapere di aver trovato impronte digitali del killer del Ceo di United Healthcare Brian Thompson su una bottiglietta d’acqua comprata da Starbucks(la famosa catena di bar-coffee) e sul telefono usa e getta da cui l’assassino ha effettuato una telefonata prima di compiere il delitto. L’impronta sulla bottiglietta è in parte inutilizzabile. Al momento gli agenti stanno cercando di sbloccare la memoria digitale del telefono per ottenere nuovi indizi sull’omicidio.

 Sono state anche diffuse due foto in cui si vede, in modo chiaro, il volto del killer. “Ringrazio gli agenti della NYPD che stanno lavorando senza sosta a questa indagine”, ha scritto il sindaco Eric Adams(sopra, in foto) in un post sulla piattaforma digitale ” X”, condividendo le foto e chiedendo ai cittadini, confidando nel loro senso civico, di riferire qualsiasi informazione utile alle autorità.

Nel frattempo, nel tentativo di dare un nome al volto(sopra, in due scatti) ripreso da alcune delle 18mila telecamere di sicurezza sparse a New York, sono stati ricostruiti gli spostamenti del killer e la dinamica dell’omicidio. 

Brian Thompson(in foto), 50 anni, Ceo della divisione di UnitedHealth Group, uno dei colossi assicurativi sanitari più grandi d’America, è stato ucciso mercoledì mattina con tre colpi di pistola munita di silenziatore. Alle ore 6.44 la vittima era diretta a piedi verso il Grand Hotel New York Hilton Midtown, al numero 1335 della Sixth Avenue, dove dopo circa un’ora era attesa la convention di manager e investitori del gruppo assicurativo sanitario. Pochi minuti prima il killer era sceso alla stazione della F sulla 57th Street ed era andato al caffè Starbucks. Poi si era messo in attesa del 50enne a un lato del marciapiede che costeggia l’Hotel Hilton. Appena Thompson lo aveva superato, l’assassino, con indosso un giubbotto scuro con cappuccio calato sulla testa e il viso nascosto da una mascherina anti-Covid, gli aveva puntato contro la pistola sparandogli prima alla schiena, poi a una gamba. La vittima aveva fatto appena in tempo a voltarsi verso il suo assassino, poi era crollata a terra. Il killer ha provato a sparare anche un altro colpo, ma la pistola si sarebbe inceppata. Nonostante questo, con freddezza da professionista come da film, avanza e spara un altro colpo. Poi, arrivato a due metri dal corpo, accertata con i propri occhi la morte dell'”obbiettivo”, se ne va via. Thompson, ricoverato d’urgenza è stato dichiarato morto alle 7.12. Dopo aver sparato al Ceo, l’omicida si allontana in direzione nord, passando attraverso un vicolo che unisce la 54 West alla 55. Qui sale su una bici elettrica e prosegue in direzione nord. L’assassino copre poche centinaia di metri, sufficienti ad arrivare lungo la 6th Avenue, a Central Park. Alle 6.48, secondo l’orario indicato dalla polizia, entra nel parco, proseguendo sempre verso nord. E da quel momento si sono perse le sue tracce.

A volte la realtà supera la finzione cinematografica. Proprio come nel film “The Killer” con protagonista Micheal Fassbender(X men, Assassin, L’uomo di neve)l’assassino, vestito in modo anonimo, punta il suo obbiettivo e lo colpisce. Evidentemente era a conoscenza della convention che si sarebbe tenuta all’Hilton e della partecipazione della vittima. Aveva anche studiato orari ed itinerari di fuga, e infatti, è riuscito a dileguarsi tra la folla. Ha commesso alcuni errori, come fermarsi da Starbucks e non essersi mascherato bene, ma alla fine quello che conta(per lui) è aver messo a segno l’omicidio. Non è chiaro il movente, potendo essere tanto un omicidio su commissione o per vendetta a causa di una mancata copertura assicurativa( e qui ci risiamo, proprio come nel film “L’uomo della pioggia”,( the rainmaker con Matt Demon).

Seguiremo l’evolversi della vicenda. Quello che è chiaro è che in America le armi vengono usate più per attacco che per difesa, sono le “matite” con cui segnare una X permanente su un nome.

Brian Thompson è quel nome.

(Fonte: Fanpage.it)

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