Esultanza e applausi sono scattati al party organizzato dalla campagna di Donald Trump nel centro congressi di Palm Beach dopo l’annuncio che il candidato repubblicano ha conquistato la North Carolina.
La Cnn ha proiettato Donald Trump vincitore della Pennsylvania e dei suoi 19 voti elettorali. Secondo i conteggi dell’emittente, l’ex presidente dispone ora di 265 voti nel Collegio Elettorale, a cinque voti dalla soglia di 270 per la conquista della Casa Bianca.
Con Donald Trump a un passo dalla Casa Bianca, il partito repubblicano – per quanto riguarda gli altri risultati del voto americano – viaggia verso la maggioranza del Congresso. Si può già confermare, di fatto, la riconquista del Senato Usa da parte dei repubblicani e il suo netto vantaggio alla Camera, cosa che lo porterebbe al controllo di entrambi i rami del Congresso.
Dopo quattro anni di opposizione, quindi, il colore rosso (che indica i repubblicani) torna a essere maggioritario al Senato: 51 a 42. L’inaspettata battaglia in Nebraska ha spinto il partito di Trump in vantaggio: la senatrice Deb Fischer ha prevalso sull’indipendente Dan Osborn. A questa vittoria si aggiunge quella – non scontata – del senatore repubblicano uscente Ted Cruz, che in Texas ha sconfitto il democratico Colin Allred. Cruz, esponente di spicco del Grand Old Party e senatore dal 2013, è conosciuto per le sue posizioni fortemente conservatrici. “Stasera il popolo del Texas ha parlato, e il suo messaggio risuona chiaro come una campana in tutto il nostro grande stato: il Texas rimarrà nel Texas”, ha dichiarato a caldo Cruz.
Gli sforzi dei democratici per salvare la loro maggioranza sono stati vanificati anche dalla sconfitta del democratico Sherrod Brown, che in Ohio ha perso la battaglia per la rielezione contro il repubblicano Bernie Moreno, dopo che anche il seggio senatoriale che era stato lasciato vacante in West Virginia dell’ex democratico Joe Manchin era stato vinto dal repubblicano Jim Justice, vincitore sul democratico Glenn Elliott. Manchin militava nelle file democratiche fino al passaggio tra gli indipendenti all’inizio di quest’anno. È la prima volta dal 1958 che entrambi i senatori della West Virginia saranno repubblicani. Justice è stato governatore per due mandati; imprenditore miliardario, negli ultimi anni è stato al centro di numerose vicende per le multe e i debiti aziendali non pagati, tra cui alcuni premi assicurativi sanitari dei dipendenti.
In questa corsa, si segnala anche un primato: la democratica Lisa Blunt Rochester ha vinto la corsa per il Senato in Delaware, diventando la prima donna afroamericana nella Camera Alta degli Stati Uniti, come riportato dal Guardian. Sul lato democratico, la senatrice ed ex candidata presidenziale Elizabeth Warren ha conservato il suo seggio, vincendo la corsa in Massachusetts. Mentre il senatore indipendente Bernie Sanders, una delle figure più popolari della sinistra americana, è stato rieletto in Vermont.
Secondo le attuali proiezioni, i repubblicani dovrebbero mantenere la maggioranza alla Camera: al momento l’Associated Press assegna 166 seggi ai democratici e 190 ai repubblicani. Restano ancora da assegnare decine di seggi, per la maggioranza occorre conquistarne 218.
Mark Messmer, repubblicano dell’Indiana, è stato il primo nuovo deputato della Camera americana di queste elezioni, come riportato dal New York Times. Messmer sostituisce Larry Bucshon, anch’egli del Grand Old party, che ha annunciato il suo ritiro quest’anno dopo oltre un decennio al Congresso.
Per i democratici arriva qualche conferma, ma si tratta di nomi scontati: Nancy Pelosi è stata rieletta alla Camera per rappresentare la California, secondo le proiezioni dell’Associated Press. Prima donna speaker della Camera, Pelosi è stata eletta per la prima volta nel 1987. Seggio confermato anche per la deputata democratica Alexandria Ocasio Cortez, che è stata rieletta a New York, secondo le proiezioni dei media americani; questo è il suo quarto mandato.
Sul lato repubblicano, la deputata repubblicana della Georgia, Marjorie Taylor Greene, ha riconquistato il suo seggio. Greene, 50 anni, al suo terzo mandato, è una delle più accese e controverse sostenitrici di Donald Trump al Congresso. Ha sconfitto Shawn Harris, un generale dell’esercito in pensione e candidato per la prima volta, che ha definito Greene “il membro più tossico del Congresso”.
Trump dichiara: “Vorrei ringraziarvi tutti quanti, le migliaia di amici. Questo è stato il migliore movimento politico di ogni epoca, metteremo a posto i nostri confini, abbiamo fatto la storia, abbiamo superato ostacoli, guardate cosa è successo. E’ una vittoria per il nostro paese che non aveva mai registrato, sono il 47esimo presidente, combatterò per voi con ogni mio respiro, non riposerò finché non saremo un paese prosperoso…”.
(Fonti: The Guardian, Associated Press, New York Times, CNN)