Home Sport “SuperMario” Balotelli ritorna in seria A

“SuperMario” Balotelli ritorna in seria A

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Un attaccante in più, per il Genoa, dopo lo 0-3 dei rossoblù contro la Lazio di Baroni all’Olimpico, Alberto Gilardino avrà a disposizione l’ex “enfant prodige” del calcio italiano. Certo ormai non è più un giovincello, e neanche tanto prodigioso. Una scommessa, forse? Certo anche questo, ma sulle qualità tecniche di “Super” Mario nessuno ha dubbi. “Sono carico e sinceramente non ho tanta voglia di parlare, voglio cominciare”. Così si è espresso prima di entrare alla Casa della Salute di Genova Multedo a poche centinaia di metri dal centro sportivo Signorini per le visite mediche.   

“Fuoco dentro? Lo vedrete dai”, commenta simpaticamente Super Mario che prima di entrare ha firmato autografi ad una decina di tifosi. “Saluto i tifosi, ci vediamo allo stadio e speriamo in bene, darò tutto me stesso”.  Al termine delle visite mediche iniziate a metà mattina Balotelli, accompagnato dal fratello Enock, dal suo preparatore atletico personale e dallo staff sanitario del Genoa, si presenterà al centro sportivo per firmare il contratto che lo legherà al club rossoblù fino al 30 giugno 2025. Nel pomeriggio sosterrà il primo allenamento agli ordini dell’allenatore del Genoa Alberto Gilardino.

Oggi pomeriggio sarà a disposizione di Gilardino in gruppo, mentre la squadra svolgerà una seduta di scarico in mattinata. Si pensa di convocare Supermario già per la gara di giovedì al Ferraris contro la Fiorentina: dovrebbe essere inizialmente in panchina. 

“Quando sarò pronto? Spero presto”, ha aggiunto l’ex attaccante di Inter, Manchester City e Milan. Un innesto, quello dell’ex azzurro, necessario e imprescindibile visti gli infortuni contemporanei di Messias, Vitinha ed Ekuban. “E’ il profilo adatto – ha spiegato Gilardino -, un giocatore svincolato, che conosco e per il quale parla da sé la storia. E’ un ragazzo che ha ancora motivazione, quel fuoco che gli servirebbe per fare ancora bene”.

Bravo è bravo, sperando solo che abbia perso il vizio di fare “le zingarate” per cui è diventato famoso fuori dagli stadi.

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