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7 ottobre 2023, ad un anno dal grande attacco di Hamas

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In Italia

Verranno adottate misure di sicurezza stringenti oggi intorno alla sinagoga di Roma nell’anniversario dell’attacco di Hamas ad Israele del 7 Ottobre 2023. In mattinata è prevista la cerimonia commemorativa a cui parteciperà la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Un lungo striscione affisso ad una grata del Tempio Maggiore ricorda le vittime del massacro.

Israele

Nemmeno il doloroso ricordo delle vittime del 7 ottobre 2023 ha potuto unire almeno per un giorno Israele.

Non ci sarà alcuna cerimonia di Stato per onorare i morti nella commemorazione della peggiore carneficina di ebrei dalla seconda guerra mondiale, la shoa.

Dopo tante aspre polemiche e accuse tra i familiari in lutto, parenti degli ostaggi e il governo, è saltata anche l’ultima proposta, quella di affidare l’organizzazione alla ministra dei Trasporti Miri Regev, amica di Benyamin Netanyahu e quindi invisa tanto a quella parte della popolazione che continua a manifestare contro “Bibi” tanto a chi dà la colpa al governo non solo di non aver saputo proteggere gli israeliani dall’attentato ma anche di non averne assunto la responsabilità.

Viene scartata anche l’ipotesi del presidente Isaac Herzog(sopra, in foto) che aveva messo a disposizione la sua residenza come luogo simbolo. Il capo dello Stato ebraico tuttavia visiterà i luoghi del massacro, a partire dal sito del Nova festival,dove durante un rave party è successo il finimondo, in un viaggio di dolore che durerà tre giorni. “Lo Stato è diviso. Quando i sopravvissuti e le famiglie delle vittime non vogliono essere identificati con la cerimonia del governo, allora non vogliono essere identificati con il governo stesso”, ha scritto tempo fa il Jerusalem Post. Il risultato è che una commemorazione non ufficiale organizzata dalle famiglie si terrà lunedì alle 19 (le 18 in Italia) allo Yarkon Park di Tel Aviv e sarà trasmessa dalle stazioni televisive israeliane e da decine di reti televisive straniere.

Intanto resta ancora imbandita nella speranza che si riempia degli ostaggi la tavola dello “shabbath” . tristemente vuota da un anno ormai.

Che Israele sia responsabile di rappresaglie tali da essere definite come “genocidio” è fuor di dubbio, ma l’attacco terroristico di Hamas rappresenta un precedente per la popolazione israeliana senza uguali per la violenza e la crudeltà verso vittime innocenti.

Oggi è un giorno di rabbia e tristezza per Israele, mentre i suoi nemici esultano ed inneggiano ad una escalation fino allo sterminio.

(Fonte: ANSA)

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