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Mediatore marocchino arrestato per istigazione al terrorismo islamico

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Aveva tentato, anche se in maniera improvvisata, di fare proselitismo sul web Mahdi Tbitbi (in foto),in Italia, dov’era arrivato nel 2011, aveva fatto il cuoco e il muratore fino a diventare, essendo di madre lingua araba, collaboratore occasionale di un centro di accoglienza milanese per minori.

L’accusa è di istigazione a delinquere finalizzata al terrorismo. E’ stato fermato prima che “alzasse il tiro”, come minacciava in maniera sempre più decisa portando sui social media i suoi messaggi contro l’Occidente e sostegno dello Stato islamico (Daesh) al quale aveva aderito da poco.

28enne di origine marocchina è stato arrestato nella notte dalla polizia di Milano(Digos) con l’accusa di reato di istigazione a delinquere con finalità di terrorismo e di associazione con finalità di terrorismo internazionale.

Il giovane è già noto alle forze dell’ordine, con precedenti per reati contro la persona, il patrimonio ed in materia di stupefacenti.

Il «Maestro» (cosi si presentava online) scriveva, in attesa «del giorno del giudizio» sul suo profilo Facebook nell’ottobre scorso che l’«Islam è la religione della verità». E a chi, commentando il post, gli chiede se fosse disposto a uccidere chiunque non la pensasse come lui, rispondeva aggressivo: «a volte mi arriva una rabbia che sterminerei con il nucleare…Morire non è un problema…Arriva il momento che morire sarà più confortevole».

Le indagini sono scattate in seguito a una denuncia presentata nel novembre dello scorso anno per minacce ricevute su un profilo Instagram. 

L’inchiesta è stata coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e condotta dai poliziotti della  D.I.G.O.S. di Milano – Sezione Antiterrorismo Internazionale in sinergia con il Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Esterno della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.

E’ fuor di dubbio che l’integrazione sembra essere ormai una impossibile utopia, e che anzi, l’Italia rischia di covare in seno criminali disposti a tutto pur di sovvertire la Repubblica.

Seppur sia chiara la “laicità”( costituzionalmente) della Repubblica Italiana, stanno sempre più verificandosi casi di integralismo islamico, che dimostra essere una chiara minaccia per la sicurezza.

(Fonte: Il Giornale)

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