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Meta di Zuckerberg vuole voci di Hollywood

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L’intelligenza artificiale di Meta potrebbe avere la voce dell’attrice (pluripremiata Oscar) Judi Dench(in basso, in foto).

Sembra che Meta abbia offerto milioni di dollari alle agenzie di Hollywood per ottenere la licenza delle voci di decine di personaggi famosi su cui addestrare Meta AI, il chatbot che è già presente sui social del gruppo negli Usa.

L’IA del colosso di Zuckerberg non è ancora disponibile in Unione Europea grazie alle stringenti normative sulla gestione dei dati a cui l’intelligenza artificiale avrebbe accesso. Per il portale finanziario Bloomberg, Meta vorrebbe registrare le voci degli attori da usare per Meta AI su Facebook, Messenger, Instagram, WhatsApp e persino i modelli di occhiali ipertecnologici connessi di marca Ray-Ban. Il sito afferma che le trattative si sono interrotte diverse volte, con le parti che non sono riuscite ad accordarsi sui termini di utilizzo delle voci. A quanto sembra, Meta vorrebbe finalizzare la collaborazione prima della conferenza Connect di settembre, dove dovrebbe presentare nuove soluzioni di intelligenza artificiale.

Durante lo stesso evento dell’anno scorso, la società aveva svelato una piattaforma di chatbot con 28 “personaggi” doppiati da celebrità, tra cui il cantante rapper americano Snoop Dogg e l’ereditiera fashion Paris Hilton(in foto, sopra), prima di abbandonare il progetto per motivi non ben precisati. Tra i partner della nuova iniziativa potrebbe esservi il sindacato Sag-Aftra, lo stesso che ha partecipato al lungo sciopero della filiera cinematografica Usa lo scorso anno, per la richiesta di maggiori tutele per gli attori, nel mezzo del boom degli usi, e abusi, di piattaforme di intelligenza artificiale generativa. Uno dei concorrenti di Meta, OpenAI, ha dovuto ritirare la voce del suo chatbot, ChatGpt, perché troppo somigliante a quella dell’attrice Scarlett Johansson, evitando così di incorrere in una pesante causa legale.

Questo è un argomento controverso. Il sottoscritto ricorda che l’Intelligenza Artificiale, per le troppe potenzialità, è nostra nemica. Oggi le voci, domani le immagini, dopodomani il pensiero. E sarà inevitabile che prenda il potere, vista la stupidità umana.

E per non dimenticare, lo scrittore William Burroughs disse 60 anni fa:

“La fantascienza ha la cattiva abitudine di diventare realtà”.

Tenetelo presente.

(Fonte:ANSA)

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