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Essere giornalista è sempre stato pericoloso

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Aggredito a Torino il giornalista della Stampa, Andrea Joly. Identificati i militanti di CasaPound.

La foto che vedete sopra avrebbe potuto essere usata per una lapide. Per fortuna il destino è stato clemente, nonostante tutto.

Un giornalista del quotidiano La Stampa, Andrea Joly(proprio lui, in foto), è stato aggredito a Torino all’esterno di un locale chiamato ‘Asso di Bastoni’, frequentato da militanti di circoli di estrema destra.

Due dei presunti autori del pestaggio sono stati individuati dalla Digos e dalla Polizia di Stato: sono due militanti di CasaPound. Per entrambi i picchiatori si profila una denuncia per lesioni personali collegate all’aggravante del reato commesso “per agevolare l’attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi” che abbiano tra i loro scopi “la discriminazione o l’odio etnico, nazionale, razziale o religioso”.

Il fatto: il giornalista Andrea Joly stava passando casualmente davanti al locale mentre era in corso una festa. Sarebbero uscite alcune persone che, dopo avergli chiesto chi fosse, gli avrebbero intimato di consegnargli il telefonino, poi minacciato e colpito con dei calci mentre tentava di allontanarsi. 

Differente la versione del circolo Asso di Bastoni: “Faceva foto e video, gli è stato chiesto chi fosse. Non si è identificato come giornalista ma, anzi, ha spintonato dei ragazzi creando un battibecco”. 

Sull’accaduto la Digos ha avviato accertamenti.

In uno dei video pubblicati da La Stampa(sopra: un fotogramma provante) si vede il pestaggio: sono in tre( anche più, compresi altri astanti), lo circondano, lo colpiscono brutalmente e poi lo trascinano a terra. A quel punto si aggiunge un quarto personaggio (dalla testa totalmente rasata) che sferra dei calci mentre da una finestra si sente una voce di donna gridare insistentemente “lasciatelo”. 

La vigliaccheria da branco è più che palese. In quattro contro uno, e per giunta già riverso inerme a terra.

Piena solidarietà ad Andrea, che fortunatamente se l’è cavata riuscendo a darsela all’inglese in un momento a lui favorevole.

Ovviamente, disgusto e condanna per i pestatori, rei di essere solo dei vigliacchi che si credono forti in branco, ma che al processo che seguirà, faranno le faccine innocenti blaterando mille bugie.

Per fortuna c’è il filmato a provare quello che hanno compiuto da bravi vigliacchi.

Forza Andrea, io che ne so qualcosa posso dirti che Nietzsche in fondo aveva ragione: “Quello che non ci uccide, ci rende più forti”.

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