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Von Der Leyen 2.0

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Riconfermata( anche senza l’appoggio pieno delle destre, ma grazie ai Verdi) la presidenza della Commissione Europea per Ursula.

“Sono convinta che la versione dell’Europa dalla fine della Seconda Guerra mondiale, con tutte le sue imperfezioni e disuguaglianze, sia ancora la migliore versione della storia. Non starò mai a guardare mentre viene fatta a pezzi dall’interno o dall’esterno. Non permetterò mai che venga accettata l’estrema polarizzazione delle nostre società. E non accetterò mai che demagoghi ed estremisti distruggano il nostro stile di vita europeo. E oggi sono qui pronta a condurre questa battaglia con tutte le forze democratiche presenti in quest’Aula”. Così la Presidente della Commissione Europea, Ursula von Der Leyen, si è presentata a Strasburgo per chiedere il voto sulla sua riconferma per un secondo mandato.

Prima del suo discorso – alle 9 – ha trasmesso il documento delle linee programmatiche con una trentina di pagine. Non è solo la visione della leader tedesca ma è anche un amalgama delle richieste e delle proposte arrivate in queste settimane dai partiti con cui si è confrontata per formare la maggioranza.

Nel documento – e nel discorso – ogni gruppo della maggioranza – ma anche diversi dell’opposizione – possono vedersi accolte alcune delle proprie richieste. Intanto le promesse per i primi cento giorni: un Libro bianco sul futuro della Difesa europea (raccogliendo cosi’ le istanze di liberali e della Francia); una visione per l’agroalimentare (come richiesto da popolari e conservatori); un nuovo Green deal industriale per industrie competitive e posti di lavoro di qualità; e ancora: la revisione delle politiche del pre-allargamento; la garanzia di accesso a nuove capacità di supercalcolo su misura per le start-up e l’industria dell’intelligenza artificiale; un piano d’azione europeo sulla sicurezza informatica degli ospedali e degli operatori sanitari.

Per soddisfare le richieste della varie delegazioni, la Von Der Leyen fa ricorso anche alle nomine dei commissari. Ce ne sarà uno per le politiche abitative con un Piano europeo per favorire alloggi accessibili (come da richiesta dei socialisti), ci sarà un commissario per la Difesa (come rivendicato da Francia e Italia); ci sarà inoltre un commissario per il Mediterraneo con un Piano per il Mediterraneo, che potrebbe essere letto come apertura per l’Italia.

Per rassicurare i Verdi – che sono stati più che decisivi nel voto – la leader tedesca – accusata nei mesi scorso di aver messo da parte il green – ha promesso che non ci saranno marce indietro sugli obiettivi. Tuttavia – e qui per venire ancora incontro a popolari e conservatori – ha precisato che gli obiettivi del Green deal saranno rispettati con pragmatismo, neutralità tecnologica e innovazione. Sulla migrazione, ha assicurato: “Intensificheremo il nostro lavoro sui rimpatri e sulla prevenzione della migrazione illegale e lotta contro il traffico di esseri umani. Garantirò un aumento della trasparenza nei confronti del Parlamento europeo”.

Non solo, “rifletteremo su nuove modalità per contrastare la migrazione irregolare, rispettando il diritto internazionale e garantendo soluzioni sostenibili ed eque per i migranti stessi”.

Per quanto riguarda l’economia, Von Der Leyen proporrà “un’Unione europea dei risparmi e degli investimenti”; un “Fondo europeo per la competitività”; il completamento dell’Unione dei mercati capitali; maggiori capacità di investimento nel nuovo bilancio. Nella politica internazionale, la leader tedesca ha riconfermato il sostegno all’Ucraina e ha attaccato il premier ungherese, Viktor Orban, per le sue iniziative diplomatiche private e non richieste. “Questa cosiddetta missione di pace non era altro che una missione di appeasement”.

E per Gaza ha avuto parole decise: “Lo spargimento di sangue a Gaza deve cessare ora. Troppi bambini, donne e civili hanno perso la vita a causa della risposta di Israele al brutale terrore di Hamas. La popolazione di Gaza non può più sopportarlo. L’umanità non può sopportarlo”. Sulla democrazia ha promesso uno “Scudo europeo” per contrastare la manipolazione e l’interferenza straniere. 

Molte le critiche sulla sua riconferma, in special modo dall’Italia. Vedremo che linea adotterà Ursula in questa Europa sempre più “disomogenea”.

(Fonte:AGI)

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