Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha denunciato la decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti di concedere a Donald Trump parziale immunità dalle accuse penali per aver tentato di ribaltare le elezioni presidenziali del 2020(l’assalto a Capitol Hill), definendolo un “precedente pericoloso” che ha inficiato il principio fondamentale di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge.
In un discorso durato 5 minuti dalla Casa Bianca, Biden ha dichiarato che questa sentenza “ha minato lo stato di diritto” e ha reso un “terribile disservizio al popolo di questa nazione” perché significa che è molto meno probabile che Trump venga trattenuto legalmente e considerato responsabile di aver aizzato la folla a lanciare un attacco rivoltoso al Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio 2021.
Riprendendo e facendo eco alle dichiarazioni della giudice liberale- progressista della Corte Suprema, Sonia Sotomayor – che ha criticato la sentenza – il presidente ha detto: “Sono dissenziente”…“Questa nazione è stata fondata sul principio che non ci sono re in America”, ha dichiarato Biden, nel suo discorso pubblico dopo una riunione familiare nel week-end per discutere sul futuro della sua stessa candidatura. “Ciascuno, ciascuno di noi è uguale davanti alla legge. Nessuno, nessuno è al di sopra della legge, nemmeno il presidente degli Stati Uniti”, ha aggiunto.“Con la decisione odierna della Corte Suprema sull’immunità presidenziale, questo è cambiato radicalmente a tutti gli effetti pratici. La decisione di oggi significa quasi certamente che non ci sono praticamente limiti a ciò che il presidente può fare. Questo è un principio fondamentalmente nuovo. È un precedente pericoloso, perché il potere dell’ufficio non sarà più limitato dalla legge, compresa la Corte Suprema negli Stati Uniti, gli unici limiti saranno autoimposti dal solo presidente”, ha tenuto a precisare Biden.
Il presidente ha quindi affermato che la sentenza ha costretto gli elettori a confrontarsi con la questione se Trump abbia il carattere necessario per limitare il proprio comportamento in caso di ritorno alla Casa Bianca. E ha paragonato sfavorevolmente i tratti caratteriali del suo avversario con i suoi. “Ora il popolo americano deve fare quello che la Corte avrebbe dovuto essere disposta a fare e non farà”, ha detto. “Il popolo americano deve esprimere un giudizio sul comportamento di Donald Trump. Il popolo americano deve decidere se vuole affidare ancora una volta, la presidenza a Donald Trump, ora sapendo che sarà più incoraggiato a fare ciò che vuole, ogni volta che lo desidera”, ha evidenziato.
Che Biden abbia ragione sulla sentenza, è fuor di dubbio. Rappresenta questo, un pericoloso precedente in una nazione che si basa sul Common Law, e che quindi la sentenza fa “caso”. Ma la figura di Biden, minata dalla sua evidente condizione fisica-mentale, non gode dei favori dell’elettorato, che al 72% lo ritiene inadeguato a ricoprire nuovamente la carica dell’uomo più “potente” nel panorama politico mondiale.
Purtroppo la scelta tra i due è tristissima, e soprattutto obbligata, a meno che Biden non si ritiri( e qui candidature favolose sono quella della attuale vicepresidente Harris o la ex First Lady Michelle Obama).
Novembre non è lontano, è dietro l’angolo.