Morire a 46 anni, ucciso da una tonsillite acuta degenerata in setticemia. E’ accaduto a Loris Comparin, campione del mondo di karate, originario di Thiene ma residente ad Arsiero (Vicenza).
L’atleta era stato ricoverato all’ospedale di Santorso per le conseguenze di una forte tonsillite che dopo due settimane l’hanno portato alla morte.
“Questa è una notizia che non avrei mai voluto sentire. Loris Comparin si è spento all’età di 46 anni, che avrebbe compiuto il prossimo 26 ottobre. Conosco Loris da trent’anni, da quando esiste la Fesik, la Federazione Educativa Sportiva Italiana Karate, ed è stato un ragazzo meraviglioso, uno al quale sarebbe stato impossibile non volere bene. Sempre allegro, sorridente, gioviale. A volte un po’ pazzerello; quella sana follia di chi ama la vita e ne vuole gustare ogni attimo. È stato un grande atleta, sicuramente uno dei più grandi che la Fesik abbia mai avuto”, ha scritto il presidente Sean Henke sui social.
“Era dotato di incredibili capacità atletiche, un autentico fuoriclasse. Grazie alla sua esperienza e agli insegnamenti del padre Oscar, aveva acquisito nel tempo anche una elevata competenza tattica che ha trasmesso con sapienza e professionalità ai suoi allievi del Centro Sport Thiene. Da quando abbiamo sentito, come un fulmine a ciel sereno, del suo ricovero in ospedale, abbiamo sperato per giorni in un miracolo, ma non è arrivato. Oggi il mondo del karate piange non solo un grande atleta, ma anche un grande uomo, onesto e dall’animo buono. Al padre Oscar, alla madre Giacomina, alla sorella Mara, al fratello Nicola, alla figlia Gloria e a tutti familiari vanno le più sentite condoglianze. Non ho altre parole, solo lacrime”, ha concluso il presidente della Fesik.
La carriera sportiva
Comparin è stato protagonista di una carriera davvero straordinaria, è stato ben 23 volte medaglia d’oro in Italia, tre volte a livello europeo, quattro volte campione del mondo e due volte intercontinentale nella specialità Kumite (combattimento). Tra le medaglie amava ricordare quella vinta al mondiale del 2005 in Brasile.
Se ne va un campione.