Una lettera consegnata, appena poche settimane fa, al suo amico di fiducia, un avvocato tributarista, al quale avrebbe confidato: “Se succede qualcosa, fai avere questa lettera a mia moglie”, ma anche una situazione economica non semplice, con diversi crediti e preoccupazioni. E telecamere che non riescono a dare una risposta su ciò che è accaduto sulla bretella di viale Regione Siciliana. Cresce sempre più il giallo sulla morte di Angelo Onorato, imprenditore 55enne palermitano, marito della eurodeputata Francesca Donato, trovato esanime sabato pomeriggio nella sua Range Rover verde scuro, con una fascetta di plastica al collo e una macchia di sangue sulla camicia. Per tutta la giornata di oggi sono proseguiti i rilievi nella zona in cui è stato trovato il corpo di Onorato. A fare la macabra scoperta è stata proprio la moglie con la figlia Carolina.
Le ipotesi al vaglio
Tutto gira attorno alle telecamere della zona. Il punto esatto in cui era fermo il suv è un punto cosiddetto ‘cieco’, quindi niente riprese video. Ma ci sono due telecamere a un centinaio di metri di distanza. Dalle registrazioni si capisce che nessun veicolo avrebbe avuto il tempo di fermarsi accanto alla Rover di Onorato. Anche perché calcolando il tempo necessario per fare quei cento metri, sarebbe stato impossibile che una vettura si fermasse e poi proseguisse tranquillamente. I tempi sono incompatibili. Anche se un killer potrebbe essere scappato anche da una viuzza laterale, a piedi. Gli investigatori passano al vaglio tutte le ipotesi, anche se quella più in considerazione resta al momento il suicidio.
La moglie ritiene che sia un omicidio.
