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Omicidio-suicidio a Palermo

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Era definita da chi li conosceva come una “coppia affiatata”. Anche se capitavano piccoli screzi , cosa normale che accade in qualsiasi coppia. Lei, Laura Lupo, 62 anni, una agente della Polizia Municipale che da qualche anno prestava servizio presso l’Ufficio del Giudice di Palermo. Considerata da conoscenti e colleghi una donna “mite, solare, discreta e per bene”. Lui, Pietro Delia, 68 anni commercialista, molto conosciuto, con lo studio nel pieno centro di Palermo. Anche lui molto stimato. All’alba di oggi la tragedia che ha letteralmente sconvolto tutti. Lei che impugna la pistola d’ordinanza dei Vigili urbani, spara al marito, almeno cinque colpi di pistola, forse sei, una raffica di pochi secondi omicidi e lo colpisce al torace e allo stomaco. E poi si spara in testa. Il primo colpo la sfiora sulla tempia, resta ancora viva. Con fredda lucidità, ritenta, il secondo colpo fa centro e la uccide istantaneamente. A dare l’allarme è stata la figlia, anche lei commercialista, che abita nello stesso stabile, in via Notarbartolo. Stamattina si sarebbe dovuta vedere con il padre per raggiungere lo studio di via Gallo, vicino al Teatro Politeama. Ma dopo una vana attesa, è salita e nessuno le apriva. Ha provato ad aprire la porta blindata senza riuscire a entrare.

Così, insospttita, si è rivolta ai Vigili del fuoco che hanno aperto la porta blindata. Al loro ingresso la scioccante scoperta. I corpi di Laura Lupo e del marito, Pietro Delia, erano senza vita nella cucina. La casa era in ordine. La donna aveva ancora in mano la pistola con cui poco prima ha ucciso il marito per poi togliersi la vita. “E’ una bruttissima vicenda, siamo stati tutti colti di sorpresa. Nessuno poteva immaginare un epilogo così drammatico. La nostra collega era una persona caratterizzata da grande pacatezza e signorilità nel tratto e nel comportamento.

Era molto preparata e professionale”, ha dichiarato il Comandante della Polizia municipale di Palermo Angelo Colucciello, giunto in via Notarbartolo dove si è consumata la tragedia. E aggiunge: “Se avessimo avuto il benché minimo sospetto di poca serenità saremmo intervenuti, come prevedono i protocolli in materia”.

I Carabinieri, che indagano sul fatto, hanno sentito i vicini di casa. Me nessuno li ha sentiti litigare tra la notte scorsa e questa mattina. La tragedia sarebbe avvenuta intorno alle 6.30 del mattino. E neppure i Finanzieri che fanno la vigilanza davanti casa di un magistrato che abita nel palazzo accanto. Niente di niente. Neppure quei sei colpi di pistola. I vicini di casa e gli amici sono sconvolti dall’accaduto. “Non ce lo saremmo mai aspettati”, dicono sospirando. “Erano così uniti”. Però a qualcuno sfugge che la donna, soprattutto negli ultimi tempi, era “molto gelosa”. Sembra che le abbia confidato qualche screzio con il marito, qualche discussione dovuta proprio alla gelosia. “Ma mai avremmo immaginato questo epilogo…”, dicono. Arrivano i colleghi e gli amici, che si abbracciano, si disperano. La figlia della coppia viene sentita dai Carabinieri. Non può altro che piangere.

L’ ipotesi più accreditata è proprio l’omicidio-suicidio, mancando in casa segni di effrazione. La prossima settimana si terranno le autopsie sui due corpi disposte dalla Procura che coordina l’inchiesta. Le salme sono state trasferite nell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico. Dalla Funzione pubblica Cgil della Polizia Municipale arriva un messaggio di cordoglio per i familiari dell’agente morta. “Già da tempo avevamo sollevato diverse problematiche relative al maneggio delle armi da parte dei lavoratori del comparto”, dicono il rappresentante sindacale unitario Gianfabio Monacó, il responsabile aziendale Luigi D’Antona e Saverio Cipriano, per la segreteria Fp Cgil Palermo. “Ribadiamo – aggiungono – che i fatti di oggi potrebbero annoverarsi tra le cosiddette ‘tragedie annunciate’. La Cgil presenterà un dettagliato e documentato esposto alla Procura della Repubblica affinché emergano le eventuali responsabilità di tutti i soggetti che potrebbero avere omesso applicazioni di legge e che avrebbero potuto scongiurare l’odierna tragedia”.

Purtroppo tragedie di questo tipo succedono, portando con sé tristezza e domande.

(Fonte:ADNKronos)

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