Finalmente, dopo un processo ed il ritrovamento dei resti, la povera ragazza uccisa per “voler essere occidentale” ha il suo funerale.
“Era una giornata che aspettavamo da tantissimo tempo, sono passati i mesi necessari, abbiamo atteso la sentenza. Siamo riusciti a organizzare un momento che tenesse insieme il rispetto verso questo ragazzo molto provato e una rappresentanza della comunità musulmana guidata dal presidente Ucoii Yassine Lafram”.
Lo ha dichiarato Elena Carletti, sindaco di Novellara, oggi presente al funerale di Saman Abbas, la 18enne pakistana uccisa la notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021 nel comune in provincia di Reggio Emilia, dove viveva insieme alla famiglia.
“E’ stato un rito molto sobrio, breve e intenso, dentro al cimitero di Novellara – racconta – Il fratello di Saman è venuto accompagnato da alcuni responsabili della comunità di accoglienza dove vive, essendo lui ancora in carico al Comune. Quella di oggi è una giornata molto particolare, abbiamo proclamato il lutto cittadino e stamattina abbiamo condiviso con le scuole del territorio, tra le quali anche quella che per soli sei mesi ha accolto Saman e il fratello, un momento di riflessione. Tanta la tristezza e tanto è il dolore ma questa vuole essere anche giornata di rilancio, con volontà di andare avanti e cercare di fare meglio e di più per le ragazze che come Saman hanno perso la vita per una ricerca di felicità”. Confermato, malgrado il maltempo per le previsioni meteorologiche, il corteo in programma per le ore 19. “Sarà un momento di preghiera collettiva alla quale sono chiamate a partecipare tutte le comunità religiose presenti a Novellara”, conclude infine il sindaco.
Lutto cittadino a Novellara per funerali, poi corteo in ricordo di Saman
A Novellara, dove Saman Abbas viveva con l’intera famiglia e dove è stata trovata uccisa, è stato proclamato il lutto cittadino per i funerali che alla fine si sono potuti svolgere a quasi tre anni dal suo omicidio. Bandiere a mezz’asta in città e altre attività nei locali di Piazza Unità d’Italia dalle 19 alle 20, con i cittadini invitati a partecipare al corteo che muoverà dal piazzale del Cimitero fino in Piazza Unità d’Italia. Sarà un momento triste, ma soprattutto di riflessione.
Vi ricordo, come nei passati articoli riguardanti questo caso, che la giovane Saman è stata uccisa dal padre la madre e lo zio, e che solo lo zio è stato condannato in Italia, il padre è scappato all’estero(in patria sua) e la madre è irreperibile. La ragazza è stata uccisa per il più assurdo dei motivi, per non voler seguire le tradizioni tribali dei matrimoni “combinati” e per voler vivere in Italia come una normale cittadina occidentale.
Il sottoscritto spera che non capitino più fatti del genere, ma si domanda quante Saman soffrano ancora, in Italia e nel mondo, l’arretratezza culturale e le regole patriarcali di religioni che si dimostrano contrarie ai principi liberali della Costituzione, principi questi, che sono universali, nel rispetto della dignità umana, ma soprattutto delle donne, vero motore e vita di questo pianeta.
Donna Vita Libertà.