Amanti dei gatti, oggi è la Giornata Nazionale del Gatto, che si festeggia – per tradizione – ogni 17 febbraio. Ma perché proprio questa data? Le motivazioni sono diverse: c’entrano i numeri, le stelle e alcune peculiarità speciali dei nostri a-mici felini. Febbraio è infatti il mese dell’Aquario, un segno che ha caratteristiche affini a quelle universalmente riconosciute ai gatti. L’Aquario è infatti dominato da Urano, protettore degli spiriti liberi e anti-convenzionali.
Collegata alla data del 17 febbraio c’è anche una questione numerica. C’è infatti chi ricorda che il numero romano diciassette (XVII) abbia come anagramma “VIXI”, che in latino significa “ho vissuto”. Ed il gatto – per tradizione – ha a “disposizione” ben sette vite( per gli angloamericani sono 9). La scelta del 17 è anche ricollegata a una credenza dei paesi nordici, dove il 17 è un numero che porta buona sorte, nell’accezione “vivere una vita per sette volte”. Considerate la carta dei tarocchi n°17, la stella.
Scrittori, cantanti, scienziati ,artisti di ogni tipo: non si contano gli appassionati del mondo felino (dal cantante Freddie Mercury alla bravissima attrice Anna Magnani passando per la grande scrittrice Fernanda Pivano). Ma come festeggiare questa giornata dedicata a queste tigri in miniatura con coda e vibrisse e tanto amore? Anche quest’anno a Milano e in Lombardia non mancheranno iniziative ed eventi per celebrare al meglio questa ricorrenza. In particolare tornano per il 2024 gli appuntamenti della rassegna la “Città dei Gatti” (che si svolge tra il capoluogo meneghino, Vigevano e Roma, ove i gatti dimorano nell’antichità).
Quest’anno il tema scelto è tutto rosa: sono le gatte le vere protagoniste indiscusse, a partire dalle protagoniste di fumetti e cartoni animati di successo, da Catwoman amica-nemica di Batman alla raffinata Duchessa degli “Aristogatti”, dalla Gatta Nera che accompagna Spider-Man alla squinternata Krazy Kat fino alla doppia arte di Gino Paoli, che oltre aver cantato “La gatta” l’ha anche mirabilmente illustrata di suo pugno. Il tutto declinato attraverso una mostra, tanti appuntamenti con esperti di cultura felina, laboratori dedicati ai più piccoli, tour cittadini alla scoperta delle colonie feline e il tradizionale FELIWAY Concerto in Miao dedicato alla musica.
Gli antichi Egizi li veneravano, con la dea Bastet. In Giappone esiste una maschera apposita a mò di gatto, Baudelaire dedicò una delle sue poesie a Le Chat Noir, Kim Novak accarezza un gatto magico(Cagliostro, come il mio) in uno dei suoi film; e poi c’è lo Stregatto di Alice nel Paese delle Meraviglie!
Amateli…non esiste suono simile al “purring”, le fusa che fanno. Sono dolcissimi, morbidi, coccolosi, curiosi, ora stanno fermi poi scattano in mirabolanti acrobazie. Chi non ha mai avuto(anzi è stato “posseduto” da) un gatto non comprenderà la meraviglia di queste creature che ci fanno compagni da migliaia di anni. Vi consiglio di adottarne uno, e verrete travolti non solo dalla loro sensuale bellezza, ma dalla loro piccola grandezza, da quel “miao” che dice tutto, da quegli occhi che vi guardano dentro l’anima.