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Nutrinsect è la prima azienda italiana che produrrà e venderà alimenti a base di insetti.

La normativa, per la messa in commercio, prevede un processo di autorizzazione che coinvolge la Commissione europea e richiede un eventuale parere scientifico da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa).

Il Corriere della Sera riferisce di come ha ricevuto l’autorizzazione: “Ci sono voluti due anni per avere il via libera. Per noi è un momento di svolta. Potremo far conoscere a tutti la nostra farina di grilli sostenibile e made in Italy”, le parole di Jose Cianni, fondatore e ceo dell’azienda che ha sede a Montecassiano, in provincia di Macerata. Con il via libera ufficiale, Nutrinsect potrà ora distribuire la propria farina liofilizzata di grilli, che tecnicamente si chiama “polvere sgrassata di acheta domesticus”.

Secondo il Regolamento europeo 258/97, gli insetti commestibili rientrano nella definizione di novel food: un termine che indica quei “nuovi alimenti” non consumati in modo diffuso all’interno dell’Unione europea prima del 1997. La normativa, per la messa in commercio, prevede un processo di autorizzazione che coinvolge la Commissione europea e richiede un eventuale parere scientifico da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa). 

E intanto, al bar Palapa di via Tenni, a Reggio Emilia, è possibile abbinare il classico cappuccino, a un meno consueto cornetto a base di farina di grillo. “Credo che siamo i primi al mondo a vendere brioche e biscotti con questa farina – racconta all’edizione reggiana del Resto del Carlino il titolare Michele Taddio – la novità è stata presa con moltissima curiosità, a molti clienti piace, altri preferiscono quelle classiche. Come sapore ricorda quello delle brioche integrali. La nota caratteristica è che possiede un alto valore proteico”.

Il mio collega Nicola Gallo mi ha fatto notare che la chetina, sostanza interna al carapace(il guscio, l’esoscheletro) di questi insetti, non è digeribile dall’organismo umano. Lo affermano diversi studi al riguardo, ma passati inosservati in quanto anti-economici sul business insettario. Il sistema digerente di uccelli e rettili è diverso da quello umano. Se l’uomo ha impiegato millenni per adattarsi all’allevamento e consumo di determinate specie domestiche, non è pronto attualmente all’indigeribilità di insetti. Probabilmente interverranno a livello genetico per renderli più digeribili, in futuro.

Curiosità: si stima che nella raffinazione classica delle farine vegetali ci sia una certa presenza di insetti(larve) nel processo di macinazione e conservazione.

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