Home Economia Istat: rapporto sul periodo quadriennale dei prezzi: aumenti per il 65%

Istat: rapporto sul periodo quadriennale dei prezzi: aumenti per il 65%

151
0

Tra il 2019 e il 2023 per alcuni prodotti alimentari si è registrato un aumento dei prezzi pari al 65%,

Tra i prodotti alimentari che hanno registrato un aumento significativo del prezzo nel periodo 2019 – 2023 (4 anni) figurano lo zucchero (64,8%), il riso (50,0%), l’olio di oliva (42,3%), la pasta secca (40,1%), il burro (36,5%), il latte intero(21,9%).

 Alessandro Lunetti (Istat), durante la conferenza stampa a Roma ha affermato che “cali di prezzo interessano poco meno del 10% del paniere” mentre oltre la metà (5,1%) è costituita da prodotti appartenenti alla categoria degli Altri beni. Tra i prodotti con la “maggiore flessione del prezzo”, gli smartphone (-36,7%). Chiameremo di più e navigheremo, ma consumeremo di meno cibo.

Sempre tra il 2019 e il 2023, più di un quinto del paniere (22,6%) dei prodotti “pilota£ evidenzia aumenti superiori al 20%. Di questi prodotti circa la metà (10,9%) appartengono al comparto dei Beni alimentari, e circa un quarto a quello dei Beni energetici (5,4%), ha aggiunto il Dott. Lunetti.

Nel 2023 inflazione è stata mediamente al 5,7%

Nel mese di dicembre 2023 si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenti dello 0,2% su base mensile e dello 0,6% su base annua (da +0,7% del mese precedente), confermando la stima preliminare. Ha comunicato l’Istat in tal senso.

In media, nel 2023 i prezzi al consumo registrano una crescita del 5,7% (+8,1% nel 2022). Al netto degli energetici e degli alimentari freschi (l'”inflazione di fondo” viene comunemente detta), i prezzi al consumo crescono del 5,1% (+3,8% nell’anno precedente) e al netto dei soli energetici del 5,3% (+4,1% nel 2022), spiega l’Istituto. 

Il rallentamento su base tendenziale dell’inflazione è dovuto per lo più ai prezzi dei beni energetici regolamentati (che accentuano la loro flessione da -34,9% a -41,6%), ha sottolineato l’Istat.

Curiosità: se andate in alcuni bar, le bustine di zucchero monouso non sono più rettangolari, ma quadrate, perché contengono meno zucchero. Triste ed amaro.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui