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Draghi dichiara : “Economia europea indebolita, serve roadmap per identificare priorità e azioni”

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FILE - In this July 5, 2012 file photo President of the European Central Bank Mario Draghi speaks during a news conference in Frankfurt, central Germany. Draghi said in an interview with French daily publication Le Monde posted on the bank's website Saturday, July 21, 2012, that predictions of a eurozone "explosion" underestimate "the political capital that our leaders have invested in this union, as well as the support of European citizens." (AP Photo/dapd, Mario Vedder, File)

Mario Draghi, incaricato dall’esecutivo europeo di redigere un rapporto sulla competitività, ha partecipato al seminario dei Commissari europei sulle future priorità dell’Europa, che si è tenuto in Belgio. Ha parlato della necessità, di fronte al progressivo indebolimento dell’economia europea, di definire una roadmap (una mappa delle strade) ampia e dettagliata, che identifichi chiaramente le priorità, le linee d’azione e le politiche da attuare nei diversi settori. Ursula Von der Leyen: “Grazie per l’eccellente scambio di vedute”

Vicino Bruxelles si è tenuto il seminario dei Commissari europei sulle future priorità dell’Europa. All’incontro, presieduto da Ursula von der Leyen, ha partecipato anche Mario Draghi, incaricato dall’esecutivo europeo di redigere un rapporto su uno dei dossier prioritari per Bruxelles: quello della competitività. L’ex premier, hanno spiegato i suoi collaboratori, ha parlato della necessità – di fronte al progressivo indebolimento dell’economia europea – di definire una roadmap ampia e dettagliata, che identifichi chiaramente priorità, linee d’azione e politiche da mettere in atto nei diversi settori.

L’analisi di Mario Draghi

Durante l’incontro con i Commissari Ue, secondo quanto si è appreso dai collaboratori di Draghi, l’ex premier ha quindi proposto un breve inquadramento delle dinamiche che hanno determinato scenari attuali e prospettive per la competitività europea. Nella sua breve introduzione al seminario, Draghi ha osservato come, partendo dal 2016, si è assistito a una serie di fatti nuovi e rilevanti per l’Europa negli ambiti più diversi, dall’elezione di Donald Trump all’affacciarsi prepotente della transizione green nell’agenda di governi e organizzazioni, fino all’avvento, ben più veloce del previsto, dell’intelligenza artificiale. In questo contesto, ha rilevato Draghi, l’economia europea ha fatto registrare un progressivo indebolimento, perdendo slancio e cedendo centralità nelle catene dell’offerta, a beneficio di altri Paesi come Stati Uniti e Cina. La guerra in Ucraina, ha aggiunto, non ha fatto che confermare le fragilità del Vecchio Continente, non solo dal punto di vista economico ma anche in termini di modello geopolitico. Per questo, ha detto ancora Draghi, c’è la necessità di definire una roadmap ampia e dettagliata, che identifichi chiaramente priorità, linee d’azione e politiche da mettere in atto nei diversi settori. L’individuazione di questi percorsi, ha spiegato, non potrà che essere basata su un’analisi accurata dei dati. Ecco perché la relazione sulla competitività europea, ha aggiunto, sarà un esercizio il più possibile aperto: aperto all’ascolto di tutti gli stakeholder rilevanti, aperto ai contributi di tutti coloro che siano interessati a darne, aperto alla ricerca di soluzioni incisive e ambiziose.

Draghi si ripete senza nulla di nuovo, eppure gode di una certa serietà che manca a molti politici, anzi, politicanti in EU.

Vedremo come sarà, o per la precisione, quali linee prenderà il 2024 in Europa.

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