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La manifestazione ad Acca Larentia

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Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi si è presentato alla Camera per un “question time “durante il quale ha risposto a domande e interrogazioni dei deputati anche su quanto accaduto ad Acca Larentia il 7 gennaio. «La questura», ha dichiarato in uno dei passaggi principali, «ha trasmesso alla competente autorità giudiziaria una prima informativa di reato». Il Ministro ha dichiarato che è stato contestato «il delitto di apologia del fascismo a carico di cinque esponenti di Casa Pound, individuati tra i partecipanti. Seguiranno ulteriori comunicazioni all’esito del riconoscimento e identificazione degli ulteriori convenuti alla manifestazione». Due giorni dopo la manifestazione del 7 gennaio, in cui oltre 200 militanti di estrema destra hanno fatto il saluto romano e gridato “Presente!” in ricordo delle tre vittime della strage del 1978, è stata trasmessa l’informativa ai P.M.

Piantedosi: «Commemorazione tradita da questi gesti»

Il Ministro ha proseguito: «Lo spirito della commemorazione di tragedie così gravi come quella di Acca Larentia, che ha causato il vile assassinio di giovani vite e che rimane tuttora senza giustizia è tradito dalla riproposizione di gesti e simboli che rappresentano un’epoca condannata dalla storia». E ancora: «Quanto alle ulteriori iniziative da porre in essere per lo scioglimento di organizzazioni di carattere eversivo, ricordo che la particolare complessità dei presupposti previsti dalla normativa vigente è confermata dalla limitata casistica applicativa sinora registrata. E dalla circostanza che governi, anche sostenuti dalla parte politica degli onorevoli interroganti, non hanno mai adottato iniziative in tal senso».

Schlein: «Siano sciolte le organizzazioni neofasciste»

Il riferimento è alla richiesta avanzata dalla segretaria del Pd, Elly Schlein. Quest’ultima, illustrando l’interrogazione dei Dem, ha chiesto che «le organizzazioni neofasciste» siano sciolte. Nello stesso discorso davanti agli altri deputati, Schlein ha poi attaccato la premier Giorgia Meloni: «Imbarazzante il silenzio della presidente del Consiglio. Meloni ha parlato 3 ore, le bastavano 30 secondi per dichiararsi anti fascista». La segretaria ha anche attaccato Ignazio La Russa: «Le parole del Presidente del Senato che tenta di legalizzare il saluto romano sono inaccettabili».

Che persistano atti di fascismo, nel 2024, è fuori dal tempo. Il fascismo non può ritornare per il semplice motivo che è una forma dittatoriale obsoleta, che omologa le persone in virtù di qualcosa decaduto da oltre 70 anni. Eppure esistono ancora gruppi di persone irrimediabilmente nostalgiche, legate a concetti non applicabili in democrazia. La Costituzione si esprime al riguardo con l’Art 48 e l’Art 49 in proposito, cosi come la legge 645/1952(“Scelba”) proprio per difendere la democrazia, garantendo la libera associazione e i movimenti ma bandendo quelle di natura fascista.

(Fonte:Lettera43)

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