Una bambina di sei anni è stata violentata da un bidello in una scuola di Reggio Calabria.
È l’accusa che ha portato agli arresti domiciliari un collaboratore scolastico per violenza sessuale aggravata nei confronti di minore. A emettere il provvedimento nei suoi confronti, eseguito dai Carabinieri, il Tribunale di Palmi su richiesta della Procura.
Secondo la denuncia formalizzata dai Carabinieri di Cinquefrondi, la violenza sarebbe avvenuta all’interno delle mura scolastiche: la piccola aveva raggiunto l’uomo – un sessantenne originario della provincia di Reggio Calabria- in una stanza per una fotocopia che le aveva chiesto la maestra. Approfittando del fatto che erano soli nella stanza l’uomo avrebbe costretto la bambina a subire atti sessuali.
La confessione della bimba alla mamma
Tornata successivamente in classe la bimba non si era confidata né con gli insegnanti né con i compagni. Era riuscita almeno ad aprirsi con la mamma alla quale ha raccontato nel dettaglio quello che le aveva fatto l’uomo. La rapida attivazione del «codice rosso», applicato tempestivamente d’intesa e con il coordinamento della Procura di Palmi, ha consentito ai militari dell’Arma di effettuare i necessari accertamenti in pochi giorni . Una volta acquisita la testimonianza della bambina, alla presenza di una psicologa nominata dai PM, hanno concluso in brevissimo tempo l’attività di indagine.
L’effettiva responsabilità della persona destinataria della misura cautelare sarà vagliata nel corso del processo.