Home Cronaca Morte clochard Modesto, l’assessora: nessuna responsabilità del Comune

Morte clochard Modesto, l’assessora: nessuna responsabilità del Comune

127
0

L’Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Foggia, Simona Mendolicchio, ha diffuso una nota dopo la scomparsa di Modesto Montesano, il senza fissa dimora morto per inedia e freddo.

“Siamo molto dispiaciuti per quello che è successo al signor Modesto Montesano – scrive l’assessora – che era stato seguito più volte dal servizio di Pronto Intervento Sociale negli ultimi anni.
Vedovo, aveva perso l’alloggio popolare in cui risiedeva per mancato pagamento del canone, il lavoro da piastrellista, l’automobile, il reddito di cittadinanza percepito per un periodo, i legami con i due figli lontani di fatto inesistenti, aveva scelto di rifugiarsi nell’alcol per affrontare una vita segnata da queste difficoltà; e gli incontri con gli operatori preposti non hanno prodotto i risultati sperati e una continuità nell’assistenza con pasti regolari e volontà di dormire in una struttura dedicata e protetta. 
Una situazione delicata (in più occasioni non si era presentato agli appuntamenti concordati o lo aveva fatto in condizioni visibilmente alterate), tuttavia mancavano i requisiti per procedere con un Trattamento Sanitario Obbligatorio. 
La sua morte, dolorosa e traumatica, non può essere imputabile a inadempienze dell’amministrazione comunale o carenze nella rete di supporto che coinvolge numerosi operatori del terzo settore in una città attenta ai bisogni e alle fragilità. 
In queste prime settimane da Assessora alle Politiche Sociali, sono numerose le segnalazioni che ho ricevuto da parte di cittadini comuni, che ringrazio per la sensibilità, pronti a fornire essi stessi i primi aiuti ed interventi: il nostro obiettivo deve essere quello di scongiurare analoghe tragedie, con un’azione sinergica ancora più profonda ed efficace.”

Purtroppo Modesto non sarà certamente l’ultimo clochard a morire in circostanze così tristi.

Gli ultimi saranno sempre gli ultimi, mi dispiace dirlo, ma è così.

Io non conosco Modesto, ma piango ugualmente per lui. Quando posso, cerco di dare tutto il possibile per aiutare un senza tetto, e lo so perché so cosa vuole dire rimanere soli al mondo e tutto il mondo ti crolla addosso e non riesci a venirne fuori.

L’umanità si sta disumanizzando sempre di più; questa è una realtà innegabile.

Addio, Modesto. Se esiste un mondo migliore, spero che tu stia là, libero da quei vincoli che sono stati una catena per te.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui