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L’azienda chiude e va in Cina. La rabbia di chi perde il lavoro

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Il caso Te Connectivity che chiude lo stabilimento di Collegno. Oltre 200 operai licenziati entro il 2025

Delocalizzazione sulla via della seta e on the road.

Il lavoro e le crisi aziendali, temi che hanno segnato anche questo 2023.  Tra le aziende che chiudono stabilimenti e licenziano lavoratori c’è la Te Connectivity di Collegno. A novembre ha annunciato l’intenzione di trasferire la produzione in Stati Uniti e Cina, lasciando a casa oltre oltre 200 operai. Una ristrutturazione per andare dove la domanda è maggiore, dicono i manager, ma per i dipendenti e i loro rappresentanti è una vera doccia gelata perché, spiegano, il lavoro per lo stabilimento piemontese non mancava.

Purtroppo è una triste realtà che colpisce le aziende senza che alcun governo faccia qualcosa di concreto in proposito.

Si parla di cuneo fiscale e di incentivi, eppure si porta il lavoro fuori dall’Italia.

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