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Padova, un cartello in chiesa: “Non date l’elemosina ai mendicanti, nemmeno nei dintorni”

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mauro donato

La scritta è apparsa all’esterno della chiesa dell’Adorazione eucaristica perpetua. Don Albino Bizzotto, dell’associazione “Beati costruttori di pace”: “Sono scandalizzato”. Una referente: “Garantire rispetto e silenzio per chi è in raccoglimento”.

È apparso all’esterno di una chiesa di Padova. Un cartello in cui si chiede ai fedeli, testualmente, “di non dare l’elemosina ai mendicanti in chiesa e nemmeno nei dintorni”. Queste le precise parole che i parrocchiani hanno trovato all’esterno della chiesa dell’Adorazione eucaristica perpetua, in via Santa Lucia, nel pieno centro di Padova. E ciò a dispetto del periodo natalizio, in cui l’accoglienza, l’aiuto e la vicinanza a chi soffre, a chi è povero e non ha di che sostenersi dovrebbero essere richiami costanti, perlomeno per chi si professa cristiano cattolico apostolico romano(!), al di fuori di ogni retorica secondo cui “a Natale siamo (o dovremmo essere) tutti più buoni”.

Una richiesta, quella di non dare l’elemosina ai mendicanti, che ha suscitato la reazione indignata di cittadini e fedeli. E non solo: “Sono scandalizzato, e mi dispiace che sotto Natale non ci sia posto per i poveri in chiesa” ha detto, come riporta il quotidiano il Mattino di Padova, don Albino Bizzotto, presidente dell’associazione Beati costruttori di pace.

L’Opera dell’Adorazione eucaristica perpetua, che cura le attività della chiesa, conferma quanto scritto. E spiega: non viene bandita l’elemosina “ma la pratica dell’accattonaggio molesto”. Una referente dell’Opera, sempre al quotidiano padovano, spiega infatti che “la chiesa resta sempre aperta, 24 ore su 24. È per questo che noi abbiamo anche il compito di garantire il rispetto e il silenzio in tutti quei momenti di intimo raccoglimento dei fedeli”.

Quello che si cerca di evitare, in altre parole, è il sopraggiungere di fastidiose “azioni di disturbo”, che qualche mendicante potrebbe provocare, chiedendo qualche spicciolo a chi si reca in chiesa per la messa di mezzanotte o per le altre funzioni delle Feste natalizie.

Ancora don Albino Bizzotto: “I poveri meritano attenzione, soprattutto in questi giorni. Certo, va individuato l’opportunismo, ma non agire in modo generalizzato, precludendo ai bisognosi la carità”.

“Essendo una chiesa sempre aperta e non una parrocchia, gli accattoni gravitano intorno al luogo di culto a tutte le ore e non solo durante le occasionali funzioni religiose, anche di notte. Questo ha portato problemi anche ai commercianti della zona, che si sono lamentati per la presenza costante di gente che chiede l’elemosina”, ha precisato la referente, spiegando che “alcuni fedeli sono stati avvicinati in orari notturni da alcuni mendicanti molesti, che in modo insistente hanno chiesto denaro, non solo disturbando i momenti di culto, ma diffondendo anche un certo senso di insicurezza”.

Papa Francesco, stamane all’Angelus, ha chiesto di “pensare a tutti”, “a chi è emarginato, a chi in questi giorni è lontano dalla gioia del Natale. Pensare a tutti, con la gentilezza di Dio”.

Beh, dovrei definirmi agnostico, anche se ho speranza in Dio( purtroppo la Fede, se l’avevo, l’ho persa), per cui non dovrei esprimermi al riguardo. Da essere umano, da persona che in una parentesi triste della sua vita ha vissuto l’indigenza, seppur momentanea, posso garantire personalmente che ricevere anche pochi centesimi fa la differenza. Avere una mano dal prossimo, anche se cosa da poco, aiuta l’anima.

Sinceramente la penso di questo Don Albino lo stesso di quell’altro prete di Mercogliano.

Certo, esistono i mendicanti di professione, e quelli dovrebbero essere schedati e soggetti a Daspo dalla questura dopo indagini in merito. Ma esiste, chi, per un motivo o l’altro, si trova al punto più basso della dignità umana, e Dio mi strafulmini, va aiutato!

(Fonte:ilMattino di Padova)

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