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Detenuto aquilano si suicida in carcere

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ROMA – Si è suicidato nel carcere romano di Regina Coeli Alessandro Di Giambattista, il 32enne aquilano che stava scontando una condanna a 27 anni di carcere, inflitta nel maggio 2021 dalla Corte d’Assise di Roma per l’omicidio del 67enne Enrico Piva, bruciato vivo nel suo appartamento di vicolo Barilotto a Rieti nell’agosto del 2017.

Il 32enne, secondo quanto è stato riferito, poco prima del momento della conta, si è impiccato alle sbarre della cella dove era detenuto.

Il giovane originario della frazione aquilana di Paganica, ma residente a Cittareale (Rieti), un paio di settimane fa aveva aggredito un sovrintendente della Polizia penitenziaria ed era in attesa di essere trasferito in un altro istituto di pena.

Nonostante il tempestivo intervento degli agenti di custodia per il giovane non c’è stato nulla da fare.

Il fatto antecedente

Non proprio definitiva la condanna a 27 anni di carcere per Alessandro Di Giambattista. Trentaduenne, nel 2017 diede alle fiamme l’appartamento di Enrico Piva, morto nel rogo a 69 anni, in un quartiere di Rieti. La Cassazione rigettò il ricorso dell’imputato confermando la condanna emessa dalla Corte di Assise di Appello di Roma per incendio pluriaggravato e omicidio volontario aggravato dai futili motivi.  Secondo l’accusa l’imputato aveva appiccato il fuoco dopo avere litigato con la vittima per futili motivi.

Il pensiero di rimanere per almeno 20 anni dietro le sbarre dopo quello che aveva fatto lo ha fatto impazzire.

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