Contro la Malagiustizia.
Dopo l’ennesimo femminicidio, e questa volta c’erano tutte le avvisaglie e querele che restano fine a se stesse nelle caserme senza un seguito legale vero e proprio.
“Le fanno morire, non se ne interessano proprio” afferma Fucci.
Il sistema giudiziario italiano dimostra, in questi casi, tutta la sua inefficienza e approssimazione nell’intervenire in situazioni pericolose e minacciose(intimidatorie) per le donne che vengono continuamente prese di mira da uomini che non hanno alcun rispetto per il genere femminile, che vengono considerate mero oggetto.
Spesso prevale, in ambito domestico, la tristemente nota mentalità patriarcale arcaicamente superata e anacronistica in una società civile degna di questo nome, basata sul rispetto dei generi ed in cui dovrebbe prevalere il rispetto universalmente della persona.
Fucci è commosso e al tempo stesso avvilito, perché sa, perché vede, da presidente di associazioni della società civile, assiste inerte a quanto accade, solidarizzando con le vittime dei femminicidi causati dalla malagiustizia, in quanto c’è una evidente carenza di professionalità nelle forze dell’ordine, soprattutto nei casi in cui, pur avendo presentato diverse querele, non si raggiunge una difesa reale della vittima a priori, ed ecco le conseguenze.
“La magistratura competente è vergognosamente assente e inidonea nel comprendere la tragedia di ogni vicenda che a ha a che fare l’universo femminile” dice con lo sguardo pensieroso a quello che potrà essere domani un nuovo possibile episodio.
La AsLimItaly, nella persona del presidente Dott. Fucci Alessandro auspica un futuro in cui prevalga il buon senso da parte degli organi giudiziari e delle forze dell’ordine preposte nel prevenire e reprimere i reati cui siamo costretti ad assistere quotidianamente.
AsLimItaly esprime le condoglianze a tutte le vittime dei femminicidi e spera che ci sia un nuova scintilla che possa spingere le istituzioni a proteggere VERAMENTE i cittadini da tutti i pericoli, soprattutto quelli “annunciati”.
