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Conflitto Israele-Hamas : aggiornamenti

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Altri 8 morti in raid su Deir al-Balah. Gaza è all’oscuro, Internet bloccato : settimo shutdown ( blocco energetico) dal 7 ottobre. È slittato oggi, per la seconda volta, il voto del Consiglio di sicurezza Onu su una risoluzione sulla situazione a Gaza.

La Jihad islamica ha pubblicato un video di 2 prigionieri che implorano la loro liberazione. Il presidente Herzog ha detto che “Israele è pronto per un’altra pausa umanitaria per rendere possibile il rilascio degli ostaggi”. Secondo la Cnn, Israele ha proposto ad Hamas tregua per rilascio 40 ostaggi.

20 persone sono state uccise e altre 25 sono rimaste ferite in attacchi israeliani contro il campo profughi di Jabalya di questa mattina, ha detto il direttore generale del ministero della Sanità a Gaza controllato da Hamas, Munir Al-Bursh, in una dichiarazione sulla piattaforma digitale ” X”. Al-Bursh ha aggiunto che decine di persone rimangono sotto le macerie. In una dichiarazione, le Forze di Difesa israeliane (idf)hanno affermato che continuano “a operare contro obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza, conducendo combattimenti ravvicinati con i terroristi a terra e dirigendo gli aerei a colpire cellule e armi terroristiche”.

Il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, è arrivato al Cairo, in Egitto, per colloqui con funzionari locali. Lo riferisce il quotidiano Haaretz. Secondo quanto si è appreso nelle scorse ore, Haniyeh dovrebbe discutere di un nuovo cessate il fuoco a Gaza. Con lui c’è l’ex leader del gruppo islamista Khaled Meshal.

In una nota, il gruppo islamista ha precisato che Haniyeh è al Cairo “per colloqui con funzionari egiziani sull’evoluzione dell’aggressione sionista contro la Striscia di Gaza”, senza fornire ulteriori dettagli.

Secondo una fonte all’agenzia Reuters, sono in corso “intensi negoziati” mediati dal Qatar e dall’Egitto: Hamas restituirebbe alcuni ostaggi in cambio del rilascio da parte di Israele di detenuti palestinesi.

Il leader di Hamas all’estero, Ismail Haniyeh e Khaled Mashaal, sono in contatti riservati con Hussein Al-Sheikh, esponente di Fatah,( la fazione del presidente Abu Mazen), nel tentativo di formare un’alleanza sul futuro di Gaza nel dopoguerra sotto l’egida dell’Olp. Colloqui dai quali l’ala militare di Hamas, guidata da Yahya Sinwar sarebbe stato tenuto all’oscuro. Lo ha riferito il Wall Street Journal – che cita Husam Badran, esponente in Qatar dell’ufficio politico di Hamas – secondo cui ai colloqui parteciperebbe anche Mohammad Dahlan, un ex di Fatah espulso dalla fazione e ritiratosi dalla vita politica ma con stretti contatti con i Paesi del Golfo e con l’Egitto.

E anche l’ex premier palestinese Salam Fayyad che è un candidato gradito agli Usa nella possibile successione di Abu Mazen.

Negli ultimi tempi, dal leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar sono giunte forti critiche all’apparato politico della fazione all’estero sul fatto che “i combattenti” nella Striscia non abbiano avuto peso nei colloqui sulla guerra. “Non combattiamo solo perchè vogliamo combattere. Non siamo a favore – ha spiegato Budran riferendosi ai contatti – di un gioco a somma zero. Vogliamo mettere fine alla guerra e creare uno stato palestinese a Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme”. Secondo il Wall Street Journal, Sinwar sostiene che la guerra non è ancora persa e non è ancora tempo di compromessi. E così, non appena ha scoperto dei colloqui della leadership politica, ha chiesto che venissero fermati.

Quando finiranno i conflitti? Per ora tutto prosegue con il sangue e con le esplosioni, odio chiama odio.

(Fonti: Reuters, Fanpage)

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