Alberto Franzoi, uno scialpinista 34enne, è deceduto, travolto da una slavina in val di Fleres, in Alta Valle Isarco, in Alto Adige, durante un’escursione sulla neve con il fratello. Ieri mattina, sabato 16 dicembre, i due erano a circa 3.000 metri sotto Cima delle pecore, quando si è verificata una valanga, con una ondata di neve. È stato Marco, il fratello maggiore rimasto illeso, a chiamare i soccorsi dopo l’incidente. La chiamata è partita poco dopo le 11.30.
Sul posto, per le ricerche, sono intervenuti il soccorso alpino di Fleres e gli elicotteri Pelikan 1 e dell’Aiut Alpin Dolomites. L’escursionista, una volta recuperato, è stato portato all’ospedale di Bolzano, ma è deceduto. Sotto choc, invece, il fratello.
Chi era Alberto Franzoi
Alberto Franzoi era originario di Rovereto, ma abitava a Roncafort insieme alla moglie e i suoi due figli. Era tecnico dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, esperto nel settore delle microtecnologie, riporta Il Corriere. Aveva vissuto un anno negli Stati Uniti per studiare, poi aveva lavorato per Fbk, prima di trasferirsi alla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa.
Ogni morte di un essere umano è una perdita per l’intera umanità.
Alberto Franzoi amava la montagna, la natura ovviamente. Avete mai respirato l’aria in alta quota? E’ una cosa bellissima, una esperienza da provare. La montagna, affascinante baluardo della natura, per quanto ricca di emozioni e sensazioni, può nascondere, anche per i più esperti ed equipaggiati, terribili trappole in pochi, pochissimi secondi.