E’ stata istituita ufficialmente dalle Nazioni Unite nel 2003, e ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dello sviluppo e della preservazione dei territori montani.
L’11 dicembre di ogni anno si tiene la Giornata Internazionale della Montagna, istituita dalle Nazioni Unite nel 2003. Questa giornata ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica non solo sullo sviluppo sostenibile delle regioni montane ma anche sulla biodiversità di un ecosistema fondamentale per la salute del pianeta stesso.
La biodiversità delle montagne è un patrimonio preziosissimo che va tutelato con coscienza. Le montagne ospitano una grande varietà di specie sia animali che vegetali, e svolgono un ruolo fondamentale per l’equilibrio dell’ecosistema della Terra.
Gli alberi ” sempreverdi” delle foreste montane, ad esempio, assorbono l’anidride carbonica ( prodotta da noi umani) dall’atmosfera e contribuiscono a rendere mite il cambiamento climatico. I ghiacciai, quelli ancora “vivi”, forniscono acqua potabile e irrigazione idrica per le popolazioni montane e per le aree situate a valle.
Purtroppo, la biodiversità delle montagne è minacciata da diversi fattori, tra cui il cambiamento climatico, la deforestazione e l’urbanizzazione portata avanti inesorabilmente senza alcun criterio né logica.
Il cambiamento climatico in atto sta provocando inevitabilmente il riscaldamento delle temperature e anche l’aumento del livello del mare, con conseguenze a dir poco negative per gli ecosistemi montani. La deforestazione, invece, sta riducendo la superficie verde e viva delle foreste montane, che rappresentano un importante habitat sia per la fauna che per la flora. L’urbanizzazione, infine, porta alla folle e quanto mai inarrestabile crescita delle città e delle infrastrutture nelle aree montane, con conseguenze negative per la qualità e la salubrità dell’ambiente.
Siete mai stati in montagna? Per il momento è ancora possibile respirare “aria pura” come non ne troverete mai negli agglomerati urbani, in special modo nelle vaste aree metropolitane. Personalmente sono sempre stato, orari permettendo, un “follower” del programma televisivo Geo & Geo e Geo Magazine( condotta da anni da Sveva Sagramola e ultimamente con Emanuele Biggi), con il biologo/ornitologo Francesco Petretti, il quale, illustra la magnifica bellezza di aree montane e valli dove risiedono creature e piante che si credevano estinte( e che rischiano tutt’ora l’estinzione).
L’ambiente, come ho riferito in un precedente articolo, è un patrimonio di inestimabile valore per noi tutti.
Non è l’eredità che lasciamo alle prossime generazioni, ma ciò che stiamo sottraendo a chi verrà dopo di noi.