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La Scala in discesa o in salita?

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Prima della Scala

Per la prima volta dopo diversi anni, alla Prima della Scala è assente il capo dello Stato Sergio Mattarella. Sulla poltrona rossa del Presidente della Repubblica Italiana siede invece la senatrice “a vita” Liliana Segre accolta alla prima della Scala con un applauso e nel momento in cui si affaccia al palco reale tutto gli astanti si alzano in piedi per lei in segno di rispetto, per una persona che ha tanto sofferto, rischiato la vita e ora contribuisce attivamente, nonostante l’età, alla conduzione democratica del nostro Bel Paese. “Sono un’amante della lirica — afferma gioiosamente— e un’abbonata della Scala: sono partita dal loggione”. Allora per lei è stata in salita, col posto più in alto.

Il Don Carlo di Giuseppe Verdi  ha inaugurato ieri, giorno di Sant’Ambrogio, la Stagione del Teatro alla Scala di Milano, ha raccolto – dalle 18.01 alle 22.28 – una  audience di 1 milione 411mila spettatori pari all’8.4% di share. La serata è stata anticipata, alle 17.45, da Aspettando Don Carlo, con Milly Carlucci e Bruno Vespa, che ha raggiunto il 17.2% con 1 milione 813mila telespettatori.

L’incasso della Scala per la prima di Don Carlo è stato di 2 milioni 580mila euro.

Lo ha reso noto il Sovrintendente Dominique Meyer nel corso della cena di gala che ha fatto seguito alla rappresentazione. Non si tratta di un record in termini assoluti, ma la Scala è ritornata comunque ai livelli degli ultimi anni prima dell’epidemia di Covid 19. Meyer ha precisato che i conteggi sono stati fatti alla fine perché sono stati rimessi in vendita (e quindi venduti) i posti di spettatori che all’ultimo momento hanno dato forfait per chissà quale motivo.

“Abbiamo scritto un’altra grande pagina di televisione e di cultura, come ci impongono il dovere e la passione di essere Servizio Pubblico – ha commentato l’amministratore delegato della  Rai Roberto Sergio –. Scala e Rai hanno ribadito con quanto andato in scena sul palcoscenico e sugli schermi della tv, e non solo, di essere due istituzioni fondamentali per la diffusione della Cultura nel nostro Paese. Il mio sincero ringraziamento va al Sovrintendente Meyer, al Maestro Chailly e a tutti gli straordinari interpreti di questa splendida opera verdiana. Un ringraziamento che estendo a Milly Carlucci e Bruno Vespa, a Rai Cultura e a tutti i lavoratori Rai del Centro di Produzione Tv di Milano che con grande professionalità e dedizione hanno portato il Don Carlo in tv”. Per la direttrice di Rai Cultura, Silvia Calandrelli “la prima della Scala è sempre una sfida appassionante, che quest’anno abbiamo affrontato alzando ulteriormente il livello della qualità, grazie alla ripresa e alla trasmissione in tecnologia 4k, offrendo ai telespettatori uno spettacolo mai visto e portando la bellezza del teatro musicale nelle case degli italiani. Il Don Carlo scaligero è il punto più alto di una programmazione vicina alle grandi istituzioni musicali e teatrali italiane durante tutto il corso dell’anno. Una strada che continueremo a percorrere con sempre maggior convinzione, specie dopo che l’arte del canto lirico italiano è stata proclamata dall’Unesco patrimonio dell’umanità”.

Più che il Don Carlos, a me piace sinceramente Madame Butterfly di Giacomo Puccini.

De Gustibus…

( per l’immagine: RAI)

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