Bisogna “fare rumore” perché Giulia Cecchettin non sia soltanto un numero, ossia la vittima numero 105 di femminicidio nel corso del2023. Non tacere perché diventi, invece, il simbolo di una rivoluzione culturale vera e giusta e non venga mai dimenticata come le tante vittime che orribilmente vengono separate dal mondo in modo violento.
Questo è l’invito giunto alla vigilia dei funerali della studentessa di Ingegneria Biomedica uccisa con oltre 20 coltellate dall’ex fidanzato(per il quale gli preparava pure i biscotti) Filippo Turetta.
Le esequie saranno celebrate oggi, martedì 5 dicembre, alle ore 11 nella basilica di Santa Giustina a Padova, nona tra le chiese del mondo per grandezza, segnata anche nel pavimento di San Pietro a Roma. Si dispensa dai fiori, nel nome della 22enne vengano fatte invece “offerte per opere di bene” è l’esortazione dei familiari, papà Gino, la sorella Elena e il fratello Davide.
Sono previste migliaia di persone grazie alla capienza non solo della basilica ma anche dell’attigua piazza.
Oggi mi sento di dire con il cuore un po’ amaro: “Ciao Giulia” .
Perché, come disse uno scrittore del secolo scorso, sono morto un po’ anche io dentro di me.
