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Spazio: ultima frontiera.

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Il lander Peregrine verrà fornito dall’azienda statunitense Astrobotic, partner commerciale dell’Agenzia Spaziale nel contesto del programma Commercial Lunar Payload Services

Torneremo quindi a calpestare la regolite lunare? In attesa delle prossime fasi del programma Artemis della Nasa, che ha l’obiettivo di riportare gli esseri umani sulla Luna , oltre che di stabilire una base autonoma sulla sua superficie, la missione Peregrine 1 prevede intanto di far atterrare sul nostro satellite un veicolo spaziale senza equipaggio. Il lancio è previsto per il 24 dicembre e l’allunaggio per il 25 gennaio 2024. Ecco i dettagli della missione.

Le sfide della missione spaziale

Il lander lunare, che misura due metri e mezzo in larghezza e poco meno di due in altezza, verrà fornito dall’azienda statunitense Astrobotic, partner commerciale della Nasa nel contesto del programma Commercial Lunar Payload Services . “Una delle grandi sfide di quello che stiamo cercando di fare è tentare un lancio e un atterraggio sulla superficie della Luna per una frazione di quello che costerebbe altrimenti”, ha dichiarato John Thornton, Ceo(Chief Officer Executiv) di Astrobotic, durante un incontro con la stampa presso la sede dell’azienda. “Solo circa la metà delle missioni che sono andate sulla superficie della Luna hanno avuto successo”, ha proseguito: “Quindi è certamente una sfida spaventosa. Sarò contemporaneamente terrorizzato ed elettrizzato ad ogni stadio della missione”.

Gli obiettivi

Peregrine ha una capacità di carico utile pari a 90 chilogrammi, e trasporterà, fra le altre cose, l’attrezzatura scientifica che servirà alla Nasa per studiare le caratteristiche dell’esosfera lunare, le proprietà termiche e la quantità di idrogeno( nello specifico, il materiale più utile: Elio3) presente all’interno della regolite lunare. Tutto in preparazione della missione Artemis 2 prevista per il 2024, che trasporterà quattro astronauti, tre uomini e una donna, sulla Luna dopo oltre cinquanta anni dalla prima volta che l’essere umano ne ha calpestato la superficie.

Come riferito in anticipo, il lancio è previsto non prima del 24 dicembre da Cape Canaveral, in Florida. Dopo una prima fase di orbita terrestre Peregrine prenderà affettivamente la sua rotta verso la Luna, dove atterrerà in corrispondenza della cosiddetta Sinus Viscositatis, o Baia della Viscosità.

Mio padre possedeva una moneta celebrativa del primo allunaggio e mi raccontò con emozione, quando Tito Stagno annunciò l’allunaggio. In passato io ero scettico sulla realtà dell’evento, ma studiando fisica e apprendendo dati direttamente da un ingegnere aerospaziale ex collaboratore N.A.S.A., ho compreso che sì, vi è stato un vero allunaggio e quindi i complottisti sul finto sbarco hanno torto(così come i “terrapiattisti”), ma alla mia domanda sul come mai non ci siano state successive altre missioni, la sua risposta fu ” è anti-economico”.

Bene , ora la ragione la sappiamo. L’Elio 3 fa gola a tutti, in un mondo che ha sempre più fame di energia per creare, muoversi, sostentare e far progredire le popolazioni della Terra (che si chiama così anche se è ricoperta da 3/4 di acqua ).

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