Stamattina Giorgia Meloni è intervenuta al Summit della Cop28 di Dubai, tracciando quella che è una linea coerente e fattibile per la sostenibilità ecologica. Senza adottare estremismi è possibile ottenere dei risultati concreti ma se ci si lascia “prendere” dall’ideologia diventa complicato programmare un piano realistico per il futuro.
Questa è la sostanza del discorso del premier, presente alla Cop28 (Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2023, conosciuta anche come COP28, sarà la XXVIII Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e si terrà all’Expo City di Dubai, sotto la presidenza degli Emirati Arabi Uniti, dal 30 novembre al 12 dicembre 2023)in rappresentanza dell’Italia.
Il governo Meloni, fin dal suo insediamento, ha preso questa direzione, individuando i punti fondamentali sui quali muoversi ma senza strappi e idee non concretizzabili.
“È un momento chiave del nostro sforzo per contenere le temperature mondiali entro 1.5 gradi ma anche se ci sono motivi per essere ottimisti l’obiettivo appare lontano”, ha spiegato la Sig.ra Meloni alla conferenza.
L’approccio utile per questa direzione, ha detto ancora Meloni, “per noi deve essere neutrale alla tecnologia ma libero da radicalismo, se vogliamo una sostenibilità ambientale che non comprometta la sfera economica e sociale” aggiungendo anche ” l’Italia intende destinare una quota significativa del fondo per il clima al continente africano, non per beneficenza ma per mettere l’Africa in grado di competere alla pari con gli altri Paesi, respingendo approcci predatori”. E poi, adottando una frase di Warren Buffet, uomo d’affari e filantropo americano, ha aggiunto: “C’è qualcuno seduto all’ombra oggi perché qualcun altro ha piantato un albero tanto tempo fa”.
Ottimi propositi.
