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La concorrenza sleale

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Fare impresa al giorno d’oggi è tutt’altro che semplice. A dispetto di quanto si possa pensare, gli imprenditori devono effettuare uno “slalom” tra l’obiettivo di generare utili soddisfacenti e la responsabilità di assicurare i posti di lavoro e quindi, garantire ad intere famiglie la sopravvivenza sociale. Considerando poi la concorrenza sleale, le aziende rischiano di naufragare in un gorgo che minaccia la loro stessa esistenza.

Aumentano in Italia i casi di concorrenza sleale e sono spesso perpetrati da aziende sia italiane che estere che agiscono in maniera disonesta per garantirsi un vantaggio competitivo. Come risultato sia ha il sabotaggio dell’andamento delle aziende nostrane.

I problemi delle aziende in difficoltà non sono solo dell’imprenditore,ma di tutti, considerando che l’Italia vanta oltre 160 mila tra aziende di piccola e media impresa. Sono queste aziende che hanno dai 10 ai 250 impiegati, con un giro d’affari compreso tra 2 e 50 milioni di euro. Queste aziende sono il perno del nostro sistema industriale, producendo un valore aggiunto per il nostro Paese di circa 205 miliardi di euro.

E’ evidente, allora, che per ” tutela delle aziende” debba essere intendersi come un interesse a livello nazionale, soprattutto per le realtà che popolano il meridione. Infatti, Confindustria e Cerved nel loro ultimo Rapporto Regionale PMI 2022,con la collaborazione di Unicredit, mette in evidenza come nel mezzogiorno operino 32 mila piccole e medie imprese, responsabili del 14% del valore aggiunto prodotto a livello nazionale.

Questi dati sono la prova computabile della ricchezza industriale italiana. Ed è per questo che tali aziende vanno protette, essendo spesso alle prese con comportamenti sleali da parte di concorrenti disonesti.

Ecco quindi che  il Made in Italy è fortemente minacciato, e chi sospetti di essere vittima di comportamenti sleali, può ricorrere all’aiuto di agenzie investigative ad hoc come INSIDE(dentro), specializzata in indagini aziendali in tutto il globo. Questa agenzia è attiva dal 2014.

Grazie al lavoro di tali agenzie, si tutelano gli imprenditori in difficoltà, e si protegge anche il Made in Italy Attualmente confini nazionali non rappresentano più una separazione tra gli Stati creando di fatto una maggiore possibilità di azione internazionale. E in termini di concorrenza sleale ciò viene confermato dall’ordinanza n. 36113 del 9 dicembre 2022 pubblicata dalla Corte di Cassazione. Se un imprenditore sospetta di essere vittima di comportamenti sleali perpetrati da uno o più concorrenti, italiani e non, dovrà solo scegliere un partner investigativo cui affidarsi.

La concorrenza sleale è un fenomeno eterogeneo che include numerose azioni come ad esempio atti di confusione, denigrazione e vanteria (con una definizione specifica nel codice).Ci sono, al riguardo, atti tipici ed atipici. I primi includono la diffusione di notizie e/o apprezzamenti negativi nei confronti dei prodotti e dell’attività di un’impresa concorrente e l’indebita appropriazione di pregi e qualità altrui. Mentre gli atti di concorrenza sleale atipica includono “ogni altro mezzo non conforme ai principi della correttezza professionale e idoneo a danneggiare l’altrui azienda”. In questa ampia definizione rientrano alcune condotte attualmente molto comuni, come:

  • lo spionaggio industriale da parte di un imprenditore che, con mezzi illeciti, si appropria di notizie riservate di un’impresa di un concorrente;
  • la concorrenza parassitaria, ossia l’imitazione sistematica e continua delle iniziative di mercato di un’azienda da parte di un concorrente;
  • lo storno dei dipendenti dell’azienda concorrente, al fine di danneggiarla;
  • l’infedeltà professionale del socio o del dipendente che diffondono informazioni riservate o agiscono per sabotare l’azienda;
  • lo sviamento della clientela che prevede l’assunzione di ex dipendenti di un concorrente per reperire informazioni in loro possesso.

Questi sono solo alcuni degli atti di concorrenza sleale attuabili. Non c’è da stupirsi, pertanto, che sempre più imprenditori si facciano tutelare da agenzie investigative.

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