In audizione ieri in Regione alla V Commissione Sanità, presieduta dall’On. le Enzo Alaia(Italia Viva), i sindaci di Limatola, Dugenta, Melizzano e Frasso Telesino.
Presenti anche l‘On. le Mortaruolo (Pd) la Vice presidente Ciarambino, che sono intervenuti in aula sulla problematica in oggetto, ovvero le criticità dell’Aorn S.Pio di Benevento.
“Per quel che riguarda Sant’Agata – ha evidenziato Mortaruolo – siamo convinti da sempre che quella struttura vada sfruttata per una specialità sulla quale far camminare il Pronto Soccorso. C’era stata l’opzione Covid Center che però non è stata perseguita perché ci hanno detto che sarebbero stati necessari ulteriori servizi per le terapie dei positivi con patologie cardiovascolari e tumorali. Il posizionamento geografico della struttura di Sant’Agata – ha concluso l’esponente dei democratici – che la pone a cavallo tra le province di Caserta e Benevento, e tutte le intese raggiunte a livello territoriale anche con le istituzioni casertane, ci inducono a spingere forte verso la soluzione del polo oncologico. Le 100 ore di convenzione con l’Istituto Pascale sono un buon inizio ma solo una timidissima traccia di ciò che immaginiamo.”
Presenti i consiglieri di opposizione della città di Sant’Agata De’ Goti Vene(Pd) e Valentino(Dei Goti):
“Il nostro impegno è da sempre negli organismi preposti e nelle riunioni deputate alle decisioni e alle discussioni, a porte aperte per chi veramente intende tutelare la Città! Noi siamo presenti, senza accompagnatori famosi, grazie alla comunità che ci ha insignito del ruolo di consigliere comunale, distinti e distanti dalle altrui inadeguatezze e assenze! Le funzioni ed i doveri istituzionali non sono delegabili”.
E la coordinatrice di Italia Viva su Sant’Agata, Maria Iannotta, impegnata da oltre due anni sulla vicenda S.Alfonso:
“Ho ritenuto importante e prioritario esserci, per dare un vero senso di continuità a quella che é la mia battaglia e rappresentanza politica sul territorio di Sant’Agata De’ Goti. E per questo ringrazio infinitamente l’On. Alaia, perché mi ha dato una importante opportunità. Così come ringrazio Bepy Izzo, il coordinatore di Italia Viva Benevento, che mi affianca convintamente in questa battaglia.
Non é vero che la migliore soluzione é quella di attendere, magari in silenzio e con il capo chinato, no!
I nostri cittadini oggi, non godono del diritto alla salute!
I nostri cari, quelli più fragili, rischiano, tutti i giorni di non avere abbastanza tempo, per arrivare in un posto diverso da S. Agata!
I paesi limitrofi hanno ritenuto necessario chiedere “Perché?”
E io nel mio piccolo, ho ritenuto necessario sottoscrivere questa richiesta e riferire al Presidente il buio periodo che vive il S. Alfonso, nello specifico.
Dove era il primo cittadino di S. Agata? “ così Iannotta (IV).
Assente la dirigente Morgante, e l’On. le Abbate invece era collegato da remoto, ed è proprio la dichiarazione di questo ultimo che è stata mal digerita da chi abita il territorio santagatese. Abbate ha ritenuto prioritario salvaguardare il Rummo, affermando che il S.Alfonso è una zavorra per questo ultimo, e che andrebbe chiuso o convertito.
Intanto Alaia ha riaggiornato i lavori ad una prossima seduta, a strettissimo giro, stigmatizzando fortemente l’assenza della dirigente.