Il blackout dell’agenzia delle entrate sposta a dopo la Pasqua i pagamenti degli avvisi bonari in scadenza il 30 e 31 marzo. Questo è l’effetto «a cascata» di tre disposizioni che interessano le comunicazioni di irregolarità ovvero la proroga di 11 giorni per adempimenti e obbligazioni stabilita dall’agenzia delle entrate in seguito al disservizio del portale di fine marzo, il lieve inadempimento per i pagamenti entro i 7 giorni dalla scadenza ordinaria e il rinvio dei pagamenti il cui termine ricade in un giorno festivo.
È da evidenziare che in conseguenza dell’irregolare funzionamento dei collegamenti telematici e telefonici dell’agenzia delle entrate, l’ente stesso lo scorso 1 aprile ha emanato il provvedimento numero 103772/2022 con il quale prendeva atto dei disservizi ed al contempo disponeva la proroga di 10 giorni dei termini di prescrizione e di decadenza nonché quelli di adempimento di obbligazioni e di formalità previsti dalle norme riguardanti le imposte e le tasse a favore dell’erario, scadenti nei giorni 30 e 31 marzo 2022.
In scadenza nelle giornate indicate vi erano anche i termini di pagamento dei c.d. avvisi bonari (compresa la prima rate di dilazione degli stessi) ovvero le comunicazione di irregolarità emesse dell’agenzia delle entrate a seguito dell’attività di controllo sulle dichiarazioni fiscali, sulla base dei dati dichiarati dal contribuente o, comunque, in possesso dell’agenzia stessa. Gli avvisi vanno saldati entro 30 giorni dal ricevimento della prima comunicazione o di quella definitiva emessa a seguito della eventuale rideterminazione delle somme a debito, per cui in scadenza il 30-31 marzo sarebbero stati gli atti recapitati (o rideterminati) ai contribuenti tra il 28 febbraio ed il 1 marzo scorso.
