L’Ucraina chiede alla Nato “aiuti militari senza restrizioni” e l’1% dei 20mila carri armati in dotazione all’Alleanza.
“Dateceli o vendeteceli, ma non abbiamo una risposta chiara”, ha detto Volodymyr Zelensky durante il suo intervento al summit a Bruxelles. Il presidente ucraino ha spiegato che i mezzi servono per “sbloccare le nostre città, dove la Russia tiene in ostaggio centinaia di migliaia di persone, creando artificialmente la fame, distruggendo letteralmente i quartieri residenziali nelle ceneri”.
Le accuse alla Russia e l’appello affinché Kiev entri nella Nato Zelensky ha poi continuato ad accusare la Russia di “usare bombe al fosforo”. “Sento il mio Paese intrappolato in una zona grigia tra l’Occidente e la Russia, poiché non fa ancora parte dell’Alleanza ma sta difendendo i nostri valori comuni – ha affermato -. E’ stato un mese di difesa eroica e un terribile mese oscuro di distruzione”. L’Ucraina sta resistendo con coraggio, ma a costo di “migliaia di vite, città in rovina e quasi 10 milioni di persone ricollocate”. “Dopo una simile guerra contro la Russia… Per favore, non diteci più che il nostro esercito non soddisfa gli standard della Nato”.
L’Ucraina sta dimostrando cosa può fare, ora tocca alla Nato “Abbiamo mostrato cosa possiamo fare e quanto possiamo dare alla sicurezza complessiva in Europa e nel mondo” ma “la Nato deve ancora mostrare cosa può fare per salvare la vita degli esseri umani”. Zelesnky non ha usato giri di parole e ha chiesto all’Alleanza di agire “per dimostrare che questa è davvero l’associazione di difesa più potente del mondo”. “Il mondo – ha detto ancora – aspetta, l’Ucraina sta aspettando in attesa di una azione vera, vere garanzie di sicurezza”. “Le richieste – ha concluso – sono tutte sul tavolo. I nostri bisogni sono sul tavolo. La pace è ciò di cui abbiamo bisogno ora. Le risposte sono tutte in capo a voi”.