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Stop all’Iva sulle forniture per la difesa Ue

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Stop all’Iva sulle forniture destinate alla difesa comune dell’Ue: dal 1° luglio 2022, le cessioni di beni e le prestazioni di servizi nei confronti delle forze armate degli altri stati membri dell’Unione diventeranno non imponibili.

Esenzione anche sul fronte delle accise. Così lo schema di dlgs attuativo della direttiva Ue 2019/2235 approvato ieri in prima lettura dal consiglio dei ministri.

Le disposizioni unionali – La normativa unionale in materia di Iva e di accise prevede esenzioni a favore delle forze armate degli stati aderenti all’Alleanza atlantica, in relazione agli sforzi comuni di difesa.

La direttiva 2019/2235 ha stabilito di accordare benefici analoghi alle forniture di servizi destinate all’uso da parte delle forze armate di uno stato membro, nella misura in cui tali forze partecipano a uno sforzo di difesa svolto ai fini della realizzazione di un’attività dell’Ue nell’ambito della politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) al di fuori del loro stato membro. Ha quindi apportato le conseguenti integrazioni alle direttive 2006/112 (direttiva Iva) e 2008/118 (direttiva accise), demandando agli stati membri di recepirle con effetto dal 1° luglio 2022.

I “considerando” della direttiva 2235 spiegano che, come per l’esenzione a favore della Nato, anche quella per la difesa degli stati membri dell’Ue deve applicarsi “esclusivamente alle situazioni in cui le forze armate svolgono compiti direttamente connessi a uno sforzo di difesa nel quadro della Psdc”; il beneficio non potrà quindi applicarsi alle missioni civili, ancorché svolge nello stesso ambito. Inoltre, le cessioni di beni e le prestazioni di servizi a beneficio del personale civile beneficiano delle esenzioni solo nella misura in cui tale personale accompagna forze armate che svolgono compiti direttamente connessi a uno sforzo di difesa nel quadro della PSDC al di fuori del proprio stato membro. Le esenzioni non riguardano in nessun caso beni o servizi acquistati dalle forze armate ad uso di tali forze o del personale civile che le accompagna all’interno del proprio stato membro. Va segnalato che la Commissione Ue, il 13/1/22, ha presentato una proposta di modifica del regolamento Ue 282/2011, diretta ad aggiornare il certificato occorrente per ottenere l’esenzione dall’Iva, in relazione sia alle azioni di difesa dell’Ue sia alle misure anti Covid-19.

Italiaoggi

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